Il martin pescatore è l’uccello più elegante del fiume Tevere. Il piumaggio di questo volatile – turchese e verde smeraldo sul dorso, arancione sul petto – lo farebbe sfigurare perfino nelle feste più esclusive di Roma. Eppure, nonostante le piccole dimensioni, l’Alcedo atthis difende con coraggio la sua casa costruita lungo le sponde del fiume capitolino, riuscendo ad allontanare intrusi e ospiti molesti.
Il progetto di Marevivo
Proprio per questo il martin pescatore è diventato il simbolo dell’atteggiamento protettivo e battagliero. Un esempio da seguire, soprattutto per le nuove generazioni. Ed ecco perché Marevivo ha dato il via a “Il sentiero d’acqua del Martin Pescatore”, un nuovo progetto di educazione ambientale per scoprire i segreti del fiume Tevere. L’associazione ambientalista ha coinvolto in questa iniziativa gli studenti romani della Scuola Secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo “Saxa Rubra – via Baccano”.
Future nuove guide
Il progetto, che è realizzato con il contributo della Regione Lazio e dell’Ufficio di Scopo Piccoli Comuni e Contratti di Fiume, ha l’obiettivo di promuovere una maggiore partecipazione dei ragazzi nella valorizzazione del Tevere come luogo di scoperta, divertimento e ricchezza naturale. A conclusione della perlustrazione, ogni studente otterrà l’attestato di “Guida del Sentiero d’Acqua del Martin Pescatore”.
Come ha dichiarato Carmen Di Penta, Direttore Generale di Marevivo:
«Conoscere il proprio territorio, l’importanza dei fiumi e della risorsa acqua in generale è importante per capire come orientarsi nella transizione ecologica in questo passaggio epocale che ha nella scuola e nei giovani il motore principale. Scoprire la natura in città e imparare ad adottare comportamenti sostenibili è un primo passo per approfondire la conoscenza e valorizzare l’ecosistema fluviale e il suo rapporto strettissimo con il mare per il quale può essere una minaccia se non adeguatamente tutelato e protetto».