Il ministero dell'Ambiente ha dato l'ok all'abbattimento dell'orso bruno in Slovenia, per il 2019. Il provvedimento, per il momento, è stato bloccato.

11 Gennaio 2019 di Redazione

Fare i soldi sulla pelle dell’orso bruno

L’orso bruno è una specie protetta all’interno dell’Unione europea, ma nonostante questo in Slovenia la caccia è consentita ed è stato dato l’ok all’abbattimento dell’orso bruno. Lo scorso anno era stata autorizzata la caccia a 93 orsi, quest’anno si parla addirittura di ucciderne 200!

Un business lucroso

La verità è che la caccia agli orsi costituisce un vero e proprio business. In Slovenia, come in altri Paesi balcanici, il turismo venatorio rappresenta un settore economico molto importante e, purtroppo, proficuo. In questo paese ogni anno avviene un vero e proprio massacro: qui i cacciatori uccidono 35mila caprioli, 8mila cervi e 10mila cinghiali. Il permessi di caccia per un orso di piccola taglia si aggira attorno ai mille euro. Quello per un animale più grande, «da trofeo», può arrivare a diverse migliaia di euro. Numeri sicuramente alti e allettanti.

Per il momento, il massacro è stato bloccato da un’associazione ecologista – Alpe Adria Green – che ha fatto ricorso al tribunale amministrativo ottenendo una «sospensiva». L’associazione slovena degli agricoltori è pronta a fare causa allo Stato se il decreto sulle uccisioni sarà annullato definitivamente «per non aver ottemperato alle norme relative al controllo della popolazione degli animali feroci».

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