Il primo dicembre è stato approvato dall’Assemblea capitolina il Regolamento sulla trazione animale, che vieta le tradizionali carrozze, dette “botticelle”, per le strade della capitale: non vedremo più cavalli affaticati e costretti a percorrere le vie della città tra le auto e sotto il sole.
Tra i primi a gioirne l’associazione Gaia Animali & Ambiente, il cui presidente, Edgar Meyer, ha dichiarato:
Dopo 20 anni di proteste animaliste, si tratta di un traguardo storico per Roma. Finalmente si eliminano le botticelle dalle caotiche strade di Roma per spostarle nei parchi di alcune ville storiche con percorsi studiati da esperti di equidi.
Il provvedimento si basa su due punti principali:
1. Niente più cavalli nelle strade;
2. Possibilità per i vetturini di trasformare gratuitamente la loro licenza in licenza taxi.
Meyer ha aggiunto anche:
Mi considero uno dei “papà” di questo Regolamento. Nei due anni in cui ho avuto la delega al benessere animale nell’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale retto da Pinuccia Montanari abbiamo scritto con un piccolo gruppo di tecnici dei due assessorati (Sostenibilità Ambientale e Mobilità), di attivisti del mondo dell’associazionismo ecoanimalista e con uno studio di avvocati e limato il testo in innumerevoli riunioni e ho accompagnato la sua approvazione in Giunta, in Commissione Ambiente, in Commissione Mobilità, nei Municipi.
Meyer ha poi spiegato:
E’ probabile che una volta confinati nei parchi molti vetturini decideranno di convertire la loro licenza in licenza taxi. Così si avranno sempre meno botticelle, contestate per il caldo e gli sforzi cui sono sottoposti i cavalli, e si andrà alla graduale sparizione di questa attività, in attesa di una legge nazionale che le abolisca definitivamente.
Secondo una legge nazionale, infatti, la trazione animale è ancora permessa nelle altre città d’Italia. Meyer ha concluso dicendo:
Plaudo al coraggio di Sindaca, Giunta e Assemblea capitolina di Roma che con questo Regolamento disciplina e limita fortemente un’attività ormai anacronistica in una città moderna. Togliamo dalle strade di Roma questo anacronismo ributtante. E poi facciamo pressione sul Parlamento affinchè abolisca la trazione animale a fini turistici. Così non vedremo più cavalli soffrire nemmeno a Palermo, Napoli, Firenze, Pisa e in tutte quelle città dove persiste questo fenomeno di sfruttamento animale.
Noi di Amici di Casa non possiamo che gioire a nostra volta per questo provvedimento e auspicare la totale proibizione di tale pratica in tutta Italia.