Appena il suo binocolo ha immortalato un giovane fenicottero negli Emirati Arabi Uniti, il fotografo Laurent Esselen si è appuntato la sigla E:HJV, ben visibile sull’anello nella zampa dell’animale. Ed è proprio da quattro lettere e un segno di punteggiatura che comincia la storia di questo uccello, nato in Sicilia e arrivato in Medio Oriente dopo un viaggio di 4500 chilometri.
Il fenicottero è venuto alla luce in una calda giornata d’estate nella Riserva Naturale Saline di Priolo. Quest’oasi, che è gestita dalla Lega italiana protezione uccelli (LIPU), ha l’obiettivo di garantire la conservazione dei volatili. Ed è stato proprio per questo che, lo scorso 24 agosto, i volontari hanno ribattezzato il pennuto con la sigla E:HJV. Poco dopo, il fenicottero ha spiccato il volo che, in tre mesi esatti, lo ha portato sul fiume Mangrove, a Umm al Quwain (UAQ), negli Emirati Arabi Uniti.
A notare l’uccello sul corso d’acqua è stato il fotografo Laurent Esselen. L’uomo ha condiviso lo scatto con i suoi amici ornitologi, suscitando perfino la curiosità del ministro del Dipartimento del turismo e dell’archeologia dell’UAQ.
La fotografia dell’instancabile viandante è arrivata poi sulla scrivania di Marco Scutellà e Nicola Baccetti dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA). L’obiettivo degli esperti è ora approfondire le ragioni alla base del comportamento del fenicottero. Se quest’ultimo ha viaggiato verso Sud-Est, i suoi “fratelli” sono stati segnalati al lago di Burano, in Toscana, e sul lago Atanasovsko, in Bulgaria.
Come racconta Marco Gustin, responsabile “Specie e Ricerca” della LIPU:
«Che uno dei nostri giovani fenicotteri potesse essere osservato a molte migliaia di chilometri dal luogo di nascita in Sicilia era un evento che, prima o poi, ci aspettavamo si verificasse. I giovani di questa specie possono, infatti, spostarsi non soltanto nelle tipiche zone umide costiere del Mediterraneo, luogo abituale di frequentazione per i fenicotteri, ma anche, come accaduto ad altri giovani soggetti nati in Francia e Spagna, raggiungere i luoghi più remoti verso Est come Iran, Turchia e la penisola araba».
Proprio in queste settimane, come vi avevamo raccontato qui, la penisola araba si trasforma nel paradiso terrestre degli animali. Oltre a fenicotteri, Emirati Arabi Uniti e Qatar ospitano perfino falchi di palude, ricci del deserto e orici d’Arabia.