C’erano una volta il rospo dorato, un anfibio che saltellava nelle umide paludi dell’America centrale, il lipote, che nuotava nel fiume più lungo dell’Eurasia, e la testuggine dell’isola Pinta, solita riposarsi sulle spiagge bagnate dall’oceano Pacifico… c’erano, appunto, perché oggi non ci sono più. Il nostro pianeta si sta lentamente spopolando e la colpa è sempre dell’uomo. Solo negli ultimi dieci anni si sono estinte almeno 160 specie animali: un numero allarmante, confermato dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), ma che probabilmente rappresenta una sottostima. Ed è proprio dalla lista rossa di questa storica organizzazione scientifica che si preannuncia un futuro catastrofico per la conservazione della Terra: almeno il 25% delle 93.579 specie elencate come “vulnerabile”, “in pericolo” o “in pericolo critico” è minacciato addirittura di estinzione globale. Una lunga lista rossa che si sta trasformando in lista nera proprio perché è in continuo aggiornamento.
L’ultimo report pubblicato dal WWF, intitolato “Estinzioni: non mandiamo il pianeta in rosso”, mostra che siamo nel pieno della sesta estinzione di massa, con un tasso di scomparsa di specie animali e vegetali 1000 volte superiore a quello naturale. La perdita definitiva di un essere vivente causa oltretutto un grave danno alla biodiversità dell’intero pianeta. Eppure, non riusciamo ancora a renderci conto che viviamo tutti sotto lo stesso cielo e tutti sopra la stessa terra.
Ma quali sono alcune specie animali estinte soltanto negli ultimi 20 anni?
Il rospo dorato
Anche il riscaldamento globale ha provocato l’estinzione del rospo dorato (Incilius periglenes). Questo minuscolo anfibio, che viveva nella foresta tropicale del Costa Rica, ha subito la rarefazione del suo habitat a causa dei cambiamenti climatici. L’animale non esiste più dal 2004. Credits foto: WWF – Urs Woy
Il lipote
Il lipote (Lipotes vexillifer) si è estinto nel 2006. Questo allegro delfino d’acqua dolce, che in Cina popolava il Fiume Azzurro, è scomparso a causa dell’inquinamento acquatico. Credits foto: Chinese Academy of Science
La testuggine dell’isola Pinta
Fino al 2012 la testuggine dell’isola Pinta (Chelonoidis abingdonii) viveva nell’arcipelago delle Galapagos. La morte dell’ultimo esemplare, scoperto negli anni Settanta, ne ha però causato l’estinzione.
L’akialoa di Kauai
È stata soprattutto l’introduzione di specie alloctone a portare all’estinzione l’akialoa di Kauai (Akialoa stejnegeri). Questo lontano parente del fringuello comune era endemico delle Isole Hawaii, dove svolazzava tra gli alberi aiutandosi con il suo lungo becco ricurvo. L’uccello è stato avvistato per l’ultima volta nel 1969, ma la sua estinzione è stata ufficializzata soltanto nel 2016.
Il rinoceronte bianco settentrionale
Il rinoceronte bianco settentrionale (Ceratotherium simum cottoni) è uno degli ultimi animali a essere scomparso dal pianeta Terra. Il mammifero è stato dichiarato estinto nel 2018 dopo la morte dell’ultimo esemplare in vita tenuto in cattività. Credits foto: Martin Harvey – WWF