I consigli degli animalisti per proteggere i nostri amici a quattro (e a due) zampe da petardi e mortaretti.

30 Dicembre 2021 di Redazione

Animali impauriti che scappano dai giardini. Cani e gatti anziani o cardiopatici che muoiono di infarto. Uccelli che si schiantano contro alberi, muri e vetrate. I nostri amici a quattro (e a due) zampe non amano la notte di San Silvestro. Ed ecco perché, in occasione del 31 dicembre, l’Organizzazione internazionale protezione animali (OIPA) ha realizzato un video-decalogo contro i botti di Capodanno, così da sensibilizzare i cittadini sulle conseguenze dei petardi per i nostri cuccioli.

Come spiega Massimo Comparotto, presidente dell’OIPA:

«Per evitare che l’ultimo giorno dell’anno si trasformi in dramma o tragedia per gli animali, abbiamo stilato un decalogo con regole e suggerimenti per mettere in sicurezza e rassicurare il proprio familiare con la coda, perché l’inizio del nuovo anno deve essere una gioia per tutti, non motivo di terrore e angoscia. Allo stesso tempo, facciamo appello alle forze dell’ordine affinché considerino una priorità i controlli finalizzati a far rispettare le ordinanze, non minimizzando le conseguenze, dirette e indirette, di una condotta irresponsabile da parte di chi maneggia i petardi».
botti di capodanno

Verso una proposta di legge contro i fuochi pirotecnici

Anche se alcuni comuni italiani hanno già emesso ordinanze per evitare un’altra strage di animali, l’anacronistica tradizione dei petardi durante la notte di San Silvestro sta per ripetersi, ancora una volta. Ma come vi abbiamo raccontato qui, la proposta di legge di Gaia Animali & Ambiente, in collaborazione con la stessa OIPA e la Lega italiana difesa animali e ambiente (LEIDAA), potrebbe presto normare l’utilizzo dei fuochi pirotecnici su tutto il territorio italiano.

Un anno fa la strage degli storni

Era lo scorso 1° gennaio quando gli abitanti del centro di Roma trovarono centinaia di storni morti sulle strade. Questi volatili, che sono animali sociali, trascorrono la notte sui rami degli alberi. Proprio per questo, secondo gli esperti, il 31 dicembre 2020 i pennuti si sarebbero alzati in volo contemporaneamente dopo l’esplosione dei primi mortaretti. I botti di Capodanno avrebbero spaventato talmente tanto gli storni che si sarebbero prima sbattuti tra loro e poi contro fili elettrici e vetri.

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