Tanti sono i morti o feriti con armi da caccia. L'Oipa chiede l'intervento di Governo e Parlamento in favore della sicurezza pubblica.

20 Ottobre 2021 di Chiara Pedrocchi

Negli ultimi tre giorni ben due vittime di colpi da armi da caccia e una donna ferita. Lo denuncia Oipa, che evidenzia il palese problema di sicurezza pubblica chiedendo un intervento immediato di Governo e Parlamento per fare fronte ai rischi dovuti a questa attività pericolosa non solo, ovviamente, per gli animali, ma anche per gli esseri umani.

Tra tante storie simili a queste, basti pensare alle più recenti. Il 16 ottobre a San Felice del Benaco, in provincia di Brescia, una quindicenne è morta colpita dal fuoco di un fucile da caccia. Padre e figlio stavano mostrando il fucile alla ragazzina quando il fratello tredicenne ha premuto il grilletto colpendo la sorella in pieno petto. Il 17, nella zona di Santa Maria di Zevio in provincia di Verona un cacciatore nello sparare alla preda ha ferito a un occhio una donna mentre passeggiava. Lo stesso giorno a Tolfa, in provincia di Roma, un uomo è morto durante un’uscita di caccia. La vittima, a  quanto si apprende, è un quarantaduenne ucciso da un colpo di fucile sparato da un ventisettenne, compagno di battuta, che lo avrebbe scambiato per una preda da colpire.

Il presidente dell’OipaMassimo Comparotto, ha commentato le vicende dicendo:

La caccia causa ogni anno morti e feriti, spesso non cacciatori, colpevoli solo di essere nel posto sbagliato nel momento sbagliato, per esempio facendo una passeggiata in un bosco. Quello delle vittime della caccia è un tema ancora poco considerato dalle istituzioni. Eppure, dato il conteggio delle vittime, Governo e Parlamento dovrebbero iniziare a riflettere sul problema di sicurezza pubblica evidenziato da questi incidenti. Quante vittime umane, senza considerare gli animali, dovrà ancora fare l’attività venatoria prima che questa circostanza diventi un allarme sociale? Occorrerebbe un giro di vite legislativo per eliminare alla radice questo grave problema di sicurezza pubblica.

Tante sono le iniziative sorte in tempi recenti per contrastare la caccia, non ultimo quella di Gaia Animali & Ambiente, di cui avevamo parlato qui. La caccia è un’attività violenta, insensata e dannosa, e l’auspicio è che sia dato ascolto alle associazioni come Oipa che, da anni, si battono per la sua fine.

Lascia un commento