Le cimici dei letti possono essere un fastidio per chiunque, ma per i proprietari di animali domestici ancora di più. La loro presenza in casa, infatti, potrebbe comportare qualche disagio (seppur non grave) per i nostri piccoli amici a quattro zampe. Pertanto è bene non lasciare che il nostro animale sia vittima di questo parassita che, in verità, è facilmente gestibile.
Di seguito, ecco tutte le domande (con le corrispettive risposte, ovviamente) che i proprietari di animali domestici dovrebbero porsi in fatto di cimici dei letti. Nel frattempo, un prezioso spoiler: i gatti non sono responsabili delle infestazioni di questi piccoli insetti.
Cosa sono le cimici da letto?
Le cimici dei letti appartengono alla famiglia degli insetti Cimicidae. Si tratta di piccoli parassiti che si nutrono principalmente di sangue umano, ma sono noti per essere attratti da altre specie a sangue caldo, compresi gli animali domestici. Fino a pochi anni fa, questo parassita dell’uomo era considerato quasi scomparso mentre negli ultimi tempi le segnalazioni sono di nuovo aumentate.
Nota bene: a differenza di quanto si pensi, questi insetti dalle minuscole dimensioni non fanno discriminazioni. Si possono trovare in semplici stanze di motel come anche in suite di hotel di lusso, in dormitori non molto igienici come anche in reparti ospedalieri clinicamente puliti.
In altre parole, le cimici dei letti potrebbero insediarsi ovunque ci siano luoghi in cui nascondersi (come materassi, cuscini e tessuti) e ospiti di cui nutrirsi, inclusi dunque sia gli uomini che gli animali. In ogni caso, a differenza delle pulci o dei pidocchi, le cimici dei letti non vivono sugli animali, ma nell’ambiente. Pertanto, i gatti non trasportano né diffondono tali insetti.
Come identificare le cimici da letto?
Le cimici da letto, in età adulta, sono tipicamente di colore marrone-rossastro e spesso sembrano avere le dimensioni di un seme di girasole. Le cimici dei letti di età inferiore sono di dimensioni più piccole (ma comunque visibili a occhio nudo) e presentano un colore giallo più chiaro, quasi traslucido. Le loro dimensioni, in generale, vanno da 1 a 7 millimetri. Se una cimice da letto – indipendentemente dall’età – si è appena nutrita di una persona o di un animale, avrà un colore molto più rossastro. Inoltre, una femmina di Cimex lectularis che si è nutrita di recente può in genere deporre da 2 a 5 uova al giorno.
Uno dei primi indizi per determinare se le cimici da letto si nascondono nelle cucce degli animali domestici (o nei materassi degli esseri umani) è la ricerca di piccole macchie di sangue sui tessuti chiari o sulle lenzuola.
Se l’infestazione è abbastanza estesa, si potranno notare in bella vista le cimici vere e proprie, con i loro corpicini traslucidi e persino con la loro materia fecale (ovvero piccole macchie rotonde e nere). Questi parassiti, come detto, cercano tessuti morbidi per nascondersi durante il giorno, fuoriuscendo di notte per nutrirsi di sangue. I luoghi interessati, nel caso dei nostri piccoli amici, potrebbero pertanto includere lettiere, cucce e persino i giocattoli.
Le cimici dei letti possono mordere cani e gatti?
Come già accennato poco sopra, le cimici dei letti preferiscono nutrirsi del sangue degli esseri umani. Tuttavia, in quanto parassiti, se affamati non disdegneranno di fare uno “spuntino” sfruttando la presenza di cani e gatti. In ogni caso, non resteranno a lungo sul loro manto. Tendenzialmente, infatti, lo “spuntino” durerà dai 3 ai 10 minuti, quando ormai è buio. Subito dopo, le cimici torneranno nei loro nascondigli.
In genere, le punture delle cimici dei letti, che non sono dannose per la salute del gatto, potrebbero comunque causare dolore e disagio. La pelle del piccolo felino potrebbe infatti irritarsi nella zona interessata e alcuni gatti potrebbero addirittura perdere temporaneamente il pelo vicino alle punture o avere una reazione allergica.
Come proteggere cani e gatti dalle cimici dei letti?
Passare frequentemente una spazzola per il pelo e lavare frequentemente cucce, ciotole e lettiere in acqua calda è un’ottima mossa preventiva. In ogni caso, non appena ci sembra di notare la presenza delle cimici dei letti (seguendo le indicazioni sopracitate) è bene portare subito il nostro animale domestico dal veterinario, il quale saprà consigliare o shampoo medicato per lenire la pelle del gatto o, eventualmente, un ulteriore trattamento aggiuntivo.
Al di fuori dell’individuazione di tali parassiti, tra i segnali a cui prestare attenzione troviamo anche cani e gatti che manifestano un prurito improvvisamente eccessivo, dal momento che potrebbe sottolineare la presenza delle cimici dei letti.
I pesticidi contro le cimici dei letti sono pericolosi per il gatto (e per noi)?
Se la propria casa è stata infestata dalle cimici dei letti, potrebbe essere necessario chiamare un professionista della disinfestazione. In generale, il trattamento include un apposito ciclo di pesticidi. Tuttavia, le situazioni più gravi potrebbero richiedere la fumigazione dell’intera abitazione. In questo caso è assolutamente necessario riferire al personale se si hanno cani e gatti, così da assicurarsi che non utilizzino sostanze chimiche dannose per loro.
La piretrina (un composto di origine naturale nonché ingredienti di molti pesticidi), per esempio, viene considerata sicura se utilizzata in maniera opportuna da un disinfestatore qualificato. In ogni caso, se la casa necessita di un trattamento totale, è probabile (e consigliabile) dover rimanere con il proprio cane o gatto fuori casa per qualche ora o, più raramente, qualche giorno.