la Commissione Europea ha deciso di finanziare nell’ambito del programma LIFE il progetto “ARCPROM” per la salvaguardia dell'orso bruno

26 Ottobre 2019 di Redazione

L’orso bruno in molti Paesi rischia l’estinzione

L’orso bruno è una delle specie animali più iconiche e conosciute da grandi e bambini, ma in molti Paesi rischia l’estinzione: è infatti estremamente raro nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Nella penisola italiana l’orso è presente con una popolazione endemica e unica al mondo: l’orso bruno marsicano, detto anche “l’orso mansueto” per il suo carattere più docile rispetto ai cugini alpini, e per il quale si stima la presenza di appena 50-60 individui in un territorio ristretto nell’Appennino centrale.

La Commissione Europea finanzia il progetto “ARCPROM”

Per garantirne una tutela più efficace e la coesistenza pacifica con le attività umane, la Commissione Europea ha deciso di finanziare nell’ambito del programma LIFE il progetto “ARCPROM”, dove “ARC” sta per “Arctos” (il nome in greco dell’orso), e “PROM” rappresenta le iniziali dei quattro Parchi Nazionali in cui si svolgeranno le attività: quelli di Pindos, Prespa Lakes e Rodopi Mountains in Grecia, e il Parco Nazionale della Majella in Italia.

Capofila del progetto, che durerà fino al 2024, sarà la ONG greca Callisto con il supporto sia delle università di Tessalia e West Macedoni sia dei tre Parchi Nazionali greci. Per l’Italia le attività saranno svolte invece dal Parco Nazionale della Majella, che curerà le azioni di prevenzione e conservazione, e dal WWF Italia, che curerà gli aspetti di sensibilizzazione, educazione e attivazione del volontariato a favore dell’orso.

Lo scopo del progetto è di trovare soluzioni di convivenza pacifica tra uomo e orso. Tra gli aspetti innovativi del progetto ci saranno modalità sperimentali di prevenzione dei danni, anche grazie all’aiuto di cani appositamente addestrati, oltre al coinvolgimento delle comunità locali e alla valorizzazione di attività e prodotti rispettosi della presenza dell’orso sul territorio.

Comunicato Stampa WWF Italia

Lascia un commento