Il 28 settembre 2021, la Royal Commission for Al-‘Ula (RCU) ha annunciato la nascita di un esemplare di leopardo arabo: questo evento è vero e proprio segno di speranza nei confronti di una specie che era ormai prossima all’estinzione.
Il leopardo arabo
In data 23 aprile è venuto al mondo un cucciolo femmina di leopardo arabo: il sesso e il primo controllo da parte del personale sanitario sono stati effettuati, invece, il 13 luglio.
Un evento più unico che raro, che ha un grande valore per il patrimonio culturale dell’Arabia Saudita. Per gli abitati di tale regione, infatti, questA specie animale – conosciuta come An Nimr Al “Arabi” – porta con sé un forte significato: bellezza, tranquillità, forza fisica, impavidità e libertà.
Il Dott. Ahmed Almalki, Direttore delle Riserve Naturali, ha commentato:
“Questa nascita è significativa perché consiste in un importante passo avanti verso la rinascita del leopardo arabo. Crediamo che salvare specie in pericolo come il leopardo arabo sia fondamentale per la protezione del nostro pianeta e per l’equilibrio naturale del nostro ecosistema”.
La campagna della Royal Commission for AlUla
La campagna di RCU ha in serbo grandi progetti, tra i quali la salvaguardia della specie di leopardi arabi.
Il primo dei traguardi raggiunti è proprio la nascita di questo cucciolo, che risiede in uno dei 16 contesti del programma di allevamento in cattività, gestito dall’Arabian Leopard Breeding Center di Taif, in Arabia Saudita.
Ma l’associazione non si ferma qui: l’obiettivo è quello di rigenerare un’intera area di 22.561 km del Nord-Occidente di questa regione, al fine di renderla un luogo di rilevanza globale per patrimonio naturale e culturale.
Le iniziative future
Ogni azione di RCU è finalizzata in primis, alla reintroduzione del leopardo arabo nella natura selvaggia delle montagne di Al-‘Ula, ma l’associazione si occupa con impegno e dedizione anche di:
- Espansione del programma di allevamento in cattività con l’apertura di un centro di allevamento all’avanguardia nel 2024, all’interno della Riserva Naturale di Sharaan
- Istituzione dell’Arabian Leopard Fund, per la quale sono stati stanziati 25 milioni di dollari
- Collaborazioni con importanti organizzazioni, quali l’International Union for Conservation of Nature
- Conversione in riserve naturali dell’80% in linea con la Saudi Green Initiative. La riserva naturale di Sharaan, per esempio, ripristinerà e conserverà l’ecosistema, compresa la flora e la fauna autoctone, su una superficie pari a 1.560 chilometri quadrati
- Reintroduzione di specie quali lo stambecco nubiano e le gazzelle Idmi
- Formazione dei residenti di Al-‘Ula come guardiaparco per salvaguardare le riserve naturali