Appena la sua macchina fotografica immortala un leopardo delle nevi, Imtiaz Ahmed sorride. Questo giovane uomo è felice, nonostante in passato proprio uno di questi grossi felini gli uccise 12 pecore, unica sua fonte di reddito. Siamo a Gilgit, in Pakistan, una regione in cui la natura mostra tutta la sua maestosità. Ed è proprio qui, tra montagne imbiancate e valli verdissime attraversate dai ruscelli, che Imtiaz Ahmed, guida ambientale e videomaker, va a “caccia” di leopardi delle nevi per contribuire alla loro tutela. A raccontare questa storia è il WWF, sottolineando come Panthera uncia sia classificata come specie “vulnerabile” secondo l’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN).
Oltre al bracconaggio e al riscaldamento globale, la sopravvivenza di questi mammiferi è minacciata dai conflitti con l’uomo. Fino a qualche decennio fa, il Pakistan era dimora della terza più grande popolazione di leopardi delle nevi del mondo, ma in poco tempo sono stati sterminati quasi 70 esemplari.
Se gli antichi pakistani consideravano gli attacchi di questi “gattoni” dal manto bianco e nero come un buon auspicio, le comunità locali odierne li ritengono nemici da combattere. Ed è proprio per questo che Imtiaz Ahmed ha cominciato una battaglia personale per garantire un futuro agli iconici predatori asiatici.
Come racconta lo stesso Imtiaz Ahmed al WWF:
«Ho ripreso immagini uniche di leopardi delle nevi e ho creato video in lingua locale, in modo tale che la mia comunità impari come questi felini abbiano uguale diritto di vivere sulla Terra al pari dell’uomo. Ho anche realizzato dei cartoni animati per alcuni canali televisivi locali, affinché i bambini del mio villaggio non crescano odiando questi mammiferi, come invece hanno fatto i loro genitori».