Per noi esseri umani la comunicazione è alla base della nostra società: ci serve per esprimere i nostri bisogni, confrontarci con gli altri, comunicare le nostre opinioni, ma anche per chiacchierare e rilassarci. Anche per gli animali comunicare è fondamentale. Serve, tra le altre cose, a segnalare un pericolo o per organizzare gli spostamenti con gli altri membri della propria specie. Ma ti sei mai chiesto, di tanti animali che emettono versi, quale animale è il più chiacchierone?
Moltissime specie hanno come caratteristica la socialità: si spostano in branchi o in stormi, e hanno costante bisogno del supporto degli altri compagni per essere certi che vada tutto bene e non ci siano predatori nelle vicinanze. La maggior parte di loro, tuttavia, tende a emettere il minor numero di vocalizzi possibile poiché questo richiede un dispendio di energie non indifferente. Inoltre, se da un lato emettere suoni serve a comunicare l’assenza di predatori, dall’altro rischia di attirarli, mettendo in pericoli se stessi e gli altri.
Come comunicano gli animali?
Quando pensiamo alla comunicazione tra gli animali, dunque, dobbiamo porci due domande: la prima è chiaramente come comunicano, la seconda riguarda il contenuto della loro comunicazione. L’errore più grande che fanno gli esseri umani nel tentare di decifrare la comunicazione degli animali è quello di applicare il proprio standard a quella animale. Ciò significa che tentano di dividere la comunicazione in parole, dando per scontato sia per tutti così.
Il nostro modo di interpretare la comunicazione animale nasce probabilmente dall’affinità tra le melodie cantate dagli uccellini e le nostre canzoni. Questo sistema di ragionamento ci porta tuttavia a minimizzare un tipo di comunicazione molto più complesso di quanto crediamo. Talvolta, per esempio, il messaggio sta nel mezzo di comunicazione stesso. Gli uccelli potrebbero per esempio attrarre gli altri mostrando quanto sono bravi a cantare un pezzo complesso.
In realtà solo alcuni animali hanno una comunicazione affine a quella umana, con messaggi divisi in elementi simili alle parole. Tra questi le scimmie e i delfini.
Animali che vocalizzano e animali che non lo fanno
Gli animali si dividono dunque in due macrocategorie: quelli che comunicano con vocalizzi e quelli che non lo fanno. La maggioranza degli animali rientrano nella seconda categoria. Della prima fanno parte, oltre agli esseri umani, gli uccelli e alcuni mammiferi come i delfini, le balene, gli elefanti, le foche e i pipistrelli. Uno dei vantaggi di questo tipo comunicazione è la possibilità di farsi sentire in lontananza in modo da trovare i propri compagni anche quando sono distanti. Secondo Jarvis, un neurobiologo dell’Università Rockefeller di New York, gli animali che emettono il maggior numero di vocalizzi sono quelli che devono temere meno i predatori. Anche tra gli uccelli, quelli che emettono più suoni discendono da predatori da cui hanno acquisito questa abitudine. Inoltre, questi animali hanno un sistema che consente di minimizzare il dispendio di energie quando cantano.
Ma in conclusione, chi si aggiudica il titolo di animale più chiacchierone? La questione è complicata ma per alcuni questo primato potrebbe spettare ai delfini. Secondo Kershenbaum, uno zoologo dell’Università di Cambridge, in acqua con i delfini non c’è mai un momento di silenzio!