L’estate 2024 è stata caratterizzata da molti casi di persone morse dal ragno violino. Il morso inizialmente può sembrare una banale puntura di un insetto, ma nel giro di pochi giorni la ferita diventa nera per il principio di necrosi che potrebbe conseguirne.
Molti notiziari hanno narrato il calvario di alcuni sventurati che hanno ricevuto la visita di questo ospite. Questo ragno, se ci morde, lascia una ferita, in tutto simile a un normale pizzico di zanzara, che solitamente in un lasso di tempo di circa 48 ore tende a gonfiarsi, diventando via via più scuro.
Il ponfo potrebbe andare in necrosi fino a diventare nero. Il dolore è molto intenso e potremmo avvertire un forte formicolio in tutta la zona interessata. Essere repentini è fondamentale, dato che l’infezione deve essere curata celermente per evitare danni gravi agli arti o, nei casi peggiori, la setticemia.
Il trattamento antibiotico mirato è fondamentale e bisogna essere assolutamente monitorati da un medico specializzato, dato che il morso di questo aracnide pericolosissimo va gestito con molta, molta attenzione.
Conosciamo il ragno violino
Il ragno violino, scientificamente noto come Loxosceles rufescens, rappresenta una delle specie di aracnidi che, nonostante la sua natura schiva e non aggressiva, può causare conseguenze preoccupanti in caso di morso.
Questo piccolo aracnide è riconoscibile dalla colorazione bruno-giallastra e per una distintiva macchia scura a forma di violino sul cefalotorace. Il corpo del ragno violino raggiunge al massimo i 9 millimetri di lunghezza; tenendo in considerazione anche le lunghe zampe, le dimensioni massime di questo ragno si aggirano intorno ai 4-5 centimetri.
Le dimensioni non eccessivamente elevate e il colore non certo appariscente, unitamente al comportamento schivo e prettamente notturno, fanno sì che il ragno violino passi spesso inosservato e che difficilmente venga riconosciuto ad una rapida occhiata. Tuttavia, l’osservazione della caratteristica macchia a forma di violino è molto utile per permetterne l’identificazione. Dobbiamo conoscere tutto ciò che riguarda le sue abitudini e sui sintomi associati al morso, per gestire adeguatamente eventuali incidenti.
Il ragno violino conduce un’esistenza prevalentemente notturna, emergendo dal suo rifugio solo nelle ore buie per cacciare o, nel caso dei maschi, alla ricerca di femmine per l’accoppiamento. La sua indole schiva lo porta a evitare il contatto con l’uomo; infatti, tende a mordere solo se si sente minacciato e senza vie di fuga. Nonostante ciò, in Italia è considerato una specie di rilevanza medica a causa delle potenziali gravi conseguenze del suo morso.
Contrariamente a quanto l’immaginario comune ci abbia portato a pensare, il “morso” del ragno è effettivamente un attacco effettuato mediante i suoi cheliceri e non si tratta di una puntura. Il morso in sé è generalmente indolore all’inizio; i sintomi possono manifestarsi solo dopo alcune ore dall’incidente. Questo ritardo nella percezione del morso rende cruciale l’identificazione dell’aracnide responsabile qualora sia possibile osservarlo durante o immediatamente dopo il fatto, per avviare il procedimento di cura più consono.
I sintomi del morso di un ragno violino e cosa fare
I sintomi risultanti dal morso possono variare da lievi a estremamente gravi in funzione della quantità di veleno inoculata. Inizialmente può comparire una vescicola circondata da un’area cutanea alterata nel colore che può evolvere in un’ulcera seguita dalla formazione di una lesione necrotica.
Il dolore diventa evidente entro un tempo variabile dai 30 ai 60 minuti dall’avvenuto morso e può estendersi all’intero arto colpito o alle aree circostanti, manifestandosi con gonfiore, arrossamento, prurito e sensazioni di bruciore intenso. Nelle situazioni più gravi oltre a febbre, rash cutaneo, ecchimosi, possono presentarsi danni ai muscoli, ai reni ed emorragie.
Fra le principali complicazioni del morso di ragno violino ritroviamo l’infezione secondaria della lesione che ne deriva. I microorganismi responsabili dell’infezione in questione possono essere veicolati dallo stesso ragno, così come possono raggiungere e infettare la lesione in un secondo momento.
Fra le possibili complicanze del loxoscelismo, invece, ricordiamo: anemia emolitica, coagulopatia intravascolare, mionecrosi, coma e morte. Fortunatamente, tali complicazioni sembrano manifestarsi piuttosto di rado. Nei soggetti sensibilizzati, si può assistere alla comparsa di reazioni allergiche, talvolta gravi, caratterizzate da manifestazioni sia locali che sistemiche. Nei casi estremamente severi, si può andare incontro anche a shock anafilattico.
Cosa fare in caso di morso del ragno violino
Data la natura schiva del ragno violino e la sua tendenza ad evitare gli incontri umani quando possibile, le misure preventive si concentrano sull’eliminazione dei potenziali rifugi domestici per questi aracnidi e sulla cautela durante le attività notturne o in ambienti poco frequentati dove questi ragni potrebbero nascondersi. Mantenere puliti gli angoli bui della casa ed evitare l’accumulo di oggetti disordinati può ridurre significativamente le possibilità d’incontro con questo animale.
Comprendere le abitudini del ragno violino e i sintomi associati al suo morso consente una maggiore consapevolezza dei rischi legati alla sua presenza negli ambienti umani. In caso di sospetto morso da parte di questo ragno è importante cercare assistenza medica tempestivamente per gestire adeguatamente gli effetti tossici potenzialmente gravi derivanti dal suo veleno.