Scopriamo e conosciamo insieme il criceto, chi è, le origini, le razze più note e le loro caratteristiche, la gabbia perfetta e l'alimentazione base.

27 Settembre 2018 di Redazione

Scopriamo e conosciamo insieme il criceto, chi è, le origini, le razze più note e le loro caratteristiche, la gabbia perfetta e l’alimentazione base.

Conosciamolo bene

Piccolo, dolce, simpatico e un po’ delicato, il criceto è l’animaletto perfetto per chi non può occuparsi di un cane o un gatto. Non pensiamo, però, di non dovergli prestare cure, anzi.
I criceti, infatti, sono animali molto attivi, cosa che fa parte del loro fascino, perché è interessante osservarne le attività.
Hanno un carattere diverso tra loro, secondo il modo in cui sono cresciuti: se sono stati abituati fin da piccoli a essere maneggiati sono in genere docili. Quindi, alcuni sono tranquilli e fiduciosi e si lasciano prendere senza problemi, altri sono refrattari a ogni contatto umano e possono reagire mordendo. Per questo, prima dell’acquisto è bene verificare che il piccolo roditore non sia particolarmente aggressivo.

Scheda

Nome scientifico: Cricetinae
Nome comune: criceto
Origine: Asia
Ordine: Roditori
Carattere: tenero e solitario
Cibo: semi, piante, insetti
Vita media: tra i 2 e i 4 anni

Le razze più comuni

Ecco le tre razze più comunamente adottate:

Il criceto russo, noto anche come criceto di Campbell è un roditore originario delle fredde steppe siberiane.
Caratteristiche:

  • sono lunghi appena 10 centimetri e pesano mediamente 40 grammi.
  • Il corpo è piccolo e tozzo con la coda di circa 1 centimetro. Hanno occhi rotondi, sporgenti e neri. Il corpo, comprese le zampe, è ricoperto di una folta pelliccia.
  • Il mantello è solitamente bicolore, con la parte superiore grigia o marrone attraversato da una striscia scura lungo il dorso e due lungo i fianchi. La parte della pancia è bianca mentre le zampette sono color argento.
  • Può vivere in coppia ma questo pone il problema della nascita di numerosi cricetini a cui trovare una sistemazione. In ogni caso, da solo non soffrirà la solitudine.

Il criceto dorato o siriano si tratta di un solitario che non tollera la presenza di altri suoi simili anche se di sesso opposto. E’ la specie più diffusa in Italia e all’estero.
Caratteristiche:

  • più facile da maneggiare anche perché è il più grosso e, se controllato e in un luogo sicuro, può anche essere lasciato libero in una stanza o in un’area circoscritta.
  • Raggiunge facilmente i 20 centimetri di lunghezza e un peso di circa 120 grammi.
  • E’ poco esigente e pulito, quindi può essere allevato tranquillamente in casa.
  • Sia i maschi sia le femmine hanno un paio di ghiandole cutanee (sebacee), da non confondersi con tumori o parassiti, poste sui fianchi e visivamente individuabili come macchie scure sulla pelle. Nei maschi le ghiandole sono più evidenti che nelle femmine. I criceti utilizzano le ghiandole per marcare il territorio e come richiamo sessuale.

Il criceto Roborovsky, detto anche criceto del deserto, deve il suo nome allo scienziato russo che per primo lo scoprì e lo classificò.
Caratteristiche:

  • è la specie più piccola del suo genere misurando da adulto appena cinque centimetri per un peso medio che non supera i 20 grammi.
  • Caratterizzato dal corpo tozzo con zampine corte. Il mantello è marrone dorato sulla schiena, mentre il sottopelo è più scuro creando un particolare effetto di sfumature. La pancia è bianca.

La casa perfetta

Come deve essere la casa perfetta per il nostro criceto?

  • La gabbia più grande è meglio è, quindi puntiamo sulla gabbia più grande che possiamo permetterci in termini di spazio e soldi. Le misure minime? 80×60 cm.
  • Le sbarre sono poco adatte alle zampette delicate dei criceti e sono spesso causa di traumi agli arti. Meglio quindi gabbie con il fondo pieno e se possibile anche con le pareti lisce, di plastica o plexiglass.
  • Sono più adatte ai criceti le gabbie con le pareti di plastica e plexiglass e una grata per l’areazione sul coperchio: forniscono più spazio e quindi un ambiente più interessante da esplorare e danno all’animaletto la possibilità di fare attività fisica.
  • Sul fondo della gabbia va posto uno strato abbondante di materiale assorbente morbido e non polveroso, come segatura, trucioli, pellet di carta riciclata o di segatura, carta a pezzi.
  • Sono controindicati i materiali abrasivi come il ghiaino per gatti.
  • L’ambiente va reso stimolante e ricco di oggetti che permettano di esplorare, fare attività e costruire la tana.
  • L’accessorio indispensabile ai criceti è la ruota, su cui si esercitano per ore.
  • Altri elementi molto apprezzati dai nostri piccoli animaletti sono: tubi di cartone, scatoline, rampe, mucchietti di fieno, carta da cucina a pezzetti per imbottire la tana. Quest’ultima può essere ricavata da una scatolina o comprata con la gabbia ed è indispensabile perché permette al criceto di sentirsi al sicuro, dormire tranquillo e tenere una scorta di cibo.

Alimentazione

I criceti prediligono: fave, lenticchie, avena, soia, miglio, segale, quinoa, riso decorticato, kaputt, grano tenero, semi di lino, scagliola, piselli secchi e cicerchie

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