Viaggiare con i propri animali domestici è una preziosa occasione per rafforzare il legame che abbiamo con loro e, soprattutto, per creare dei ricordi che rimarranno per sempre impressi nella nostra memoria. Tuttavia – per quanto, ad oggi, viaggiare con il proprio amico a quattro zampe sia diventato più “semplice” rispetto al passato – è innegabile che ci siano una serie di fattori fondamentali di cui dover tenere conto.
Per questo motivo Royal Canin® da sempre attenta al benessere di cani e gatti, ha raccolto alcuni consigli per partire serenamente con il proprio amico a quattro zampe. Dal necessario da mettere in valigia alle normative dei mezzi di trasporto fino agli eventuali imprevisti di cui tenere conto, questo articolo contiene alcune indicazioni utili per effettuare un viaggio in totale sicurezza.
Prima di partire, è innanzitutto necessario recarsi dal Medico Veterinario di fiducia per controllare lo stato di salute generale del pet, verificare il suo piano vaccinale, farsi prescrivere gli antiparassitari essenziali echiedere anche informazioni sui documenti richiesti dal Paese di destinazione e nonchè sulle norme per il viaggio. In tutti i Paesi UE, per esempio, il microchip è obbligatorio sia per i cani che per i gatti.
Per quanto riguarda le nazioni fuori dall’Unione Europea, invece, è necessario verificare per tempo quali siano i requisiti sanitari richiesti, gli ulteriori documenti obbligatori e gli eventuali periodi di quarantena. Le domande, in questo caso, possono essere rivolte al servizio veterinario dell’ASL di appartenenza o all’Ufficio competente del Paese Terzo.
Bene… partiamo!
Cosa mettere in valigia
Proprio come per gli esseri umani, se si vuole superare i confini italiani, è impossibile partire senza di lui. Esatto, stiamo parlando del passaporto. Si tratta infatti dell’unico documento ufficiale in grado di consentire gli spostamenti dei nostri amici a quattro zampe all’interno dei Paesi UE e nei Paesi Terzi, dal momento che contiene tutti i loro dati anagrafici, l’elenco delle vaccinazioni e gli eventuali trattamenti effettuati. A rilasciarlo, ci pensa il Servizio Veterinario dell’ASL di competenza su richiesta e dopo aver effettuato la vaccinazione antirabbica.
Perfetto! Una volta preso il passaporto, possiamo finalmente preparare la valigia del nostro amico peloso. Ecco cosa non dimenticare:
- Ciotole, borraccia e cibo: non diamo per scontato di trovare facilmente altrove quello che mangia abitualmente
- Cuccia e copertina
- Kit per la toelettatura
- Giochi
- Occorrente per bisognini
- Protezione solare e giubbotto di salvataggio (in caso di destinazione mare/lago in estate)
- Farmaci in uso
- Guinzaglio e museruola
Cani e gatti in aereo: cosa tenere in considerazione
Valigia fatta. Ora ipotizziamo di dover prendere l’aereo. Dopo aver verificato che la compagnia di riferimento sia pet friendly e aver approfondito la corretta prassi da seguire, non resta che imbarcarsi. Tendenzialmente, se il cane (o il gatto) ha un peso inferiore agli 8-12 kg (il peso massimo dipende dalla compagnia scelta, è opportuno quindi verificare per tempo), può salire sull’aereo all’interno dell’apposito traportino omologato che verrà posizionato sotto il sedile. Se invece l’animale supera il peso massimo consentito per il trasporto in cabina, è molto probabile che viaggerà nella stiva pressurizzata, anche in questo caso in un trasportino rigido omologato.
Ancor prima di prenotare il volo,
A prescindere dalle regole della compagnia di riferimento, prima di salire sull’aereo è necessario abituare il pet al trasportino, dargli cibo e acqua massimo fino a due ore prima della partenza e dargli modo, prima della partenza, di fare i suoi bisogni.
Prima di procedere con una scelta di questo tipo, è bene verificare lo stato di salute dell’animale e capire se la durata del viaggio ècompatibile con il livello di stress del piccolo amico e con la sua capacità di trattenere i bisogni.
Senza le suddette certezze, è consigliabile optare per un altro mezzo di trasporto, come la nave. Spesso infatti è consentito il trasporto di animali domestici (va sempre verificato con la compagnia), a patto che si porti con sé la documentazione necessaria e gli accessori richiesti (come la museruola). Date queste brevi informazioni essenziali, sarà poi necessario operare una distinzione tra rotte brevi e rotte medio-lunghe. Nel secondo caso, infatti, esistono differenti possibilità di sistemazione: canili e gattili di bordo e, gradita novità degli ultimi anni, cabine con accesso animali.
Cani e gatti in treno: le regole per il trasporto
Il treno è sicuramente uno dei mezzi di trasporto più comodi e pet friendly, oltre che uno dei più ecosostenibili. Come sempre, il consiglio è di verificare le policy delle singole compagnie perché – in alcuni casi – gli animali potrebbero addirittura viaggiare gratuitamente.
A grandi linee, le regole generali prevedono che, se l’animale è di piccole dimensioni, possa viaggiare all’interno del trasportino. Se si preferisce farlo viaggiare fuori dal trasportino o se le sue dimensioni non lo permettono, potrà comunque viaggiare sul treno ma munito di guinzaglio e museruola. Come per l’aereo, prima di partire è bene valutare il temperamento dell’animale e la durata del viaggio (per stress e bisogni).
Viaggi in macchina: cosa sapere nel trasporto di cani e gatti
Ecco cosa sapere prima di partire per un viaggio in macchina con il nostro amico a quattro zampe:
9. Documenti e vaccini necessari non cambiano!
10. Il nostro amico a quattro zampe potrebbe soffrire di mal d’auto. Pertanto, prima di partire, è bene chiedere qualche consiglio utile al Medico Veterinario di fiducia.
11. È consigliabile avere con sé cibo e acqua
12. Affinché viva il viaggio come occasione per riposarsi, è bene che l’animale parta dopo aver fatto un po’ di sano movimento e tutti i bisogni necessari
13. E’ importante pianificare soste frequenti per permettere di ristorarsi
14. Secondo l’articolo 169 del Codice della strada, l’animale “non deve ostacolare la guida da parte del conducente”
15. Mai lasciare l’animale da solo in auto, nemmeno all’ombra! Il rischio è un colpo di calore. In estate le temperature all’interno dell’abitacolo anche se parcheggiato al fresco diventano roventi!
Nota bene: il mal d’auto si divide genericamente in due tipologie. Da un lato abbiamo la cinetosi vera e propria, dall’altro l’ansia da viaggio. A sua volta, il mal d’auto può essere dunque trattato mediante un approccio educativo oppure tramite un trattamento farmacologico. Per individuare la soluzione migliore è necessario parlare con il veterinario.
L’insidia numero uno delle vacanze estive: i colpi di calore
Come accennato poco sopra, il colpo di calore sa essere una vera e propria insidia per i nostri amici a quattro zampe, specialmente durante le vacanze estive. Tra le cause più comuni del colpo di calore troviamo gli ambienti caldi e senza ventilazione (come, appunto, l’automobile), l’assenza d’acqua, l’attività fisica intensa nelle ore più calde e, soprattutto per i soggetti predisposti (come le razze brachicefale, le passeggiate sotto il sole.
Per quanto riguarda il cane, questi sono i sintomi di cui tenere conto:
16. Calore corporeo generalizzato
17. Respiro affannoso e aumento della frequenza cardiaca
18. Debolezza e letargia
19. Mucose secche e arrossate
20. Stato di shock e convulsioni
Per quanto concerne il gatto, invece, è bene sapere che – a differenza dei cani – la respirazione a bocca aperta è spesso anormale ed è pertanto un chiaro segnale che ci sia qualcosa che non va. La domanda, a questo punto, resta comunque soltanto una: che cosa fare se il nostro piccolo amico manifesta i sintomi del colpo di calore?
Innanzitutto, bisogna mantenere la calma e spostare immediatamente l’animale in un luogo fresco e areato. Poi, è bene applicare del ghiaccio sulle sue zampe, sulla testa e sull’incavo sia ascellare che inguinale. Mentre si chiama o ci si dirige verso il Medico Veterinario più vicino, l’importante è NON immergerlo improvvisamente in acqua fredda, cosa che potrebbe soltanto peggiorare le sue condizioni.
Ulteriori imprevisti di cui tenere conto: forasacchi e punture di insetto
Le vacanze estive con i nostri amici a quattro zampe, per quanto divertenti, nascondono purtroppo non pochi rischi e pericoli. Oltre al famigerato colpo di calore, tra le insidie più fastidiose troviamo infatti anche i forasacchi, cioè le spighe di graminacee capaci di penetrare tra gli spazi interdigitali, nel naso, nelle orecchie e negli occhi degli animali, con conseguenze più o meno gravi.
Tra i consigli utili, in questo caso, c’è sicuramente quello di evitare zone particolarmente contaminate da tali spighe e di riparare le orecchie del cane con delle apposite bende (nel caso fosse possibile). Di fronte a un forasacco chiaramente visibile sul pelo, non resta che rimuoverlo. Tuttavia, se notiamo un forasacco in una posizione troppo delicata, è necessario chiamare immediatamente il Medico Veterinario. Movimenti bruschi, infatti, non farebbero altro che spingere ancora più in profondità la spiga.
Anche le punture di insetto, come quelle provocate da vespe o api, dal canto loro, potrebbero rivelarsi estremamente spiacevoli, dal momento che provocano gonfiore e dolore nella zona punta, soprattutto se l’area interessata riguarda il muso e le zampe. Ma quando preoccuparsi? Sicuramente, nel momento in cui notiamo del gonfiore generalizzato e i primi sintomi gastroenterici o di ostruzione delle vie aeree.
Evitando di somministrare antistaminici senza il consenso di esperti, la soluzione migliore prevede di recarsi immediatamente dal Medico Veterinario più vicino. Nel frattempo, applicare del ghiaccio nella zona interessata potrebbe essere d’aiuto. Un ultimo consiglio utile potrebbe essere quello di tenere il cane in casa nelle ore centrali (nonché le ore più calde, quindi, poco male) perché sono i momenti in cui questi insetti tendono ad essere più attivi.