Questo Spitz prende il nome dall’isola di Hokkaido, la più settentrionale del Giappone, ed è conosciuto anche come Ainu Ken.

8 Giugno 2017 di Redazione

HOKKAIDO: non teme neppure l’orso!

Questo Spitz prende il nome dall’isola di Hokkaido, la più settentrionale del Giappone, ed è conosciuto anche come Ainu Ken, dal nome degli Ainu, popolazione nativa dell’isola di Hokkaido, che lo utilizzava per la caccia all’orso e al cervo. Esistono due registri di razza principali, l’Hokkaido Ken Hozonkai (Hokkaido Dog  Preservation Society) e l’Hokkaido Ken Kyokai (Hokkaido Dog Association) e praticamente quasi nessun Hokkaido è registrato al di fuori di questi due club: Club Italiano Razze Nordiche e Sezione Shiba Inu, Akita Americano e Razze Rare.

La  razza era originariamente costituita da più linee di sangue che prendono il nome dai villaggi Ainu in cui hanno avuto origine: Chitose, Biratori, Atsuma e  Yuwamizawa. Oggi la linea Chitose è la più diffusa ed è caratterizzata da colore bianco, taglia inferiore e orecchie più piccole, mentre i cani della linea Atsuma  sono per la maggior parte tigrati e con musi più affusolati. L’Hokkaido è rinomato per il suo coraggio e, anche se sono davvero pochi gli esemplari ancora  utilizzati per cacciare l’orso, durante le esposizioni di razza in Giappone è prevista una particolare prova di lavoro: davanti a un orso vivo! Il cane deve reagire e il  giudice ne valuta ardore, movimento e determinazione. Questa razza è estremamente rara al di fuori della sua terra natale, dove si stima ci sia una popolazione di  circa 10-12mila esemplari.

Parla l’allevatore Giovanni Zozzaro: “Non è un cane per tutti, ma ha un gran fascino.”

«L’Hokkaido è arrivato nel mio allevamento non solo perché volevo un cane da affiancare allo Shiba, simile per aspetto e temperamento, ma anche per una mia  predilezione per il bianco, che nello Shiba non è riconosciuto, e per un discorso lavorativo. L’Hokkaido, infatti, è essenzialmente un cane da lavoro tanto che in  Giappone è tuttora sottoposto a una specifica prova. Ha un istinto venatorio ben sviluppato (una mia femmina a soli cinque mesi aveva cacciato un passerotto!) e  non esita ad affrontare cani più grandi, molto rustico e indifferente al freddo, del resto proviene dall’isola di Hokkaido dove c’è neve per buona parte dell’anno. Riconosce il branco ma non gli estranei, il maschio è tendenzialmente dominante e anche nei confronti degli altri cani cercherà di diventare un leader, mentre la  femmina è in genere molto dolce e protettiva con i bambini di casa. Non lo definirei un cane per tutti, ma conoscendone le caratteristiche e affidandosi ai consigli  dell’allevatore per la sua educazione può inserirsi bene in un contesto familiare».

Per maggiori informazioni visita il sito: Allevamento Shiba Samurai – Sassano

Nel nuovo numero de IL MIO CANE abbiamo parlato di tutti gli Spitz Giapponesi, non solo Shiba e Akita! In edicola da metà giugno.

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