A Firenze i cani possono dare un aiuto anche nella prevenzione dell’abbandono scolastico. Nei giorni scorsi si è concluso,  presso l’Istituto Tecnico per il Turismo Marco Polo di Firenze, un progetto sperimentale, il quale prevede l'ingresso in aula dei cani utilizzati nella pet therapy per incontrare gli studenti

28 Maggio 2018 di Redazione

Abbandono scolastico: i cani aiutano a prevenirlo

A Firenze i cani possono dare un aiuto anche nella prevenzione dell’abbandono scolastico. Nei giorni scorsi si è concluso,  presso l’Istituto Tecnico per il Turismo Marco Polo di Firenze, un progetto sperimentale, il quale prevede l’ingresso in aula dei cani utilizzati nella pet therapy per incontrare gli studenti e far valutare da un gruppo di esperti gli effetti di un tale incontro sullo stress, l’umore, la percezione di sé nei ragazzi; il progetto,che ha visto la partecipazione di trenta studenti, è stato fortemente voluto da preside dell’Istituto, il professor Ludovico Arte.

I cani utilizzati nel progetto appartengono all’associazione Antropozoa onlus: Polpetta, Muffin, Galileo e si tratta di cani già operanti in luoghi come ospedali, centri per minori e servizi di salute mentale per minori. Il progetto ha previsto una partecipazione attiva degli studenti che sono diventati, anche se solo per qualche ora, conduttori dei cani e hanno instaurato con gli stessi un rapporto diretto.

Alla conclusione delle lezioni in aula, gli studenti hanno partecipato a una giornata nella fattoria terapeutica di Antropozoa a Castelfranco di Sopra, nel Valdarno aretino. 

La dottoressa Francesca Mugnai, direttore scientifico dell’Associazione Antropozoa onlus ha spiegato che “Durante la giornata i ragazzi si sono impegnati in quelle che sono le ruotine del lavoro nella Fattoria: accudire gli animali, prendersi cura del loro benessere e costruire momenti ludici con le diverse specie presenti: asini cavalli e cani. L’obiettivo della giornata, a conclusione di un lungo percorso formativo di circa 8 mesi, ha permesso di vedere come sia fondamentale nella pet therapy avere un ambiente a misura di animale, dove gli stimoli siano tanti ma in cui è altrettanto necessario avere spazi di libertà e comunicazione. Questo ha permesso una riflessione sul lavoro fatto durante l’anno scolastico sull’importanza della cooperazione, che ha consentito a ognuno con la propria individualità di entrare a far parte di una comunità nuova come quella creata nel laboratorio di pet therapy, dove ragazzi di diverse età e classi si sono trovati insieme sperimentando la comunicazione con gli animali e tra loro”.

Spesso i cani di Antropozoa sono entrati nelle aule scolastiche o in ambienti comunitari e familiari difficili per stimolare, incoraggiare, migliorare la percezione del sé, tirare fuori emozioni spesso trattenute. In questo caso invece i cani sono entrati in un ambiente scolastico senza particolari problematiche emerse con la finalità di “mettere in azione” le risorse emotive, culturali, individuali di cui sono portatori gli studenti della scuola superiore: attraverso la presenza di un cane si possono sentire più motivati e incoraggiati nelle loro capacità emotive, attivando così risorse interne tali da modificare la percezione di sé rispetto all’altro, aumentare la motivazione all’apprendimento, collaborare in maniera attiva col il gruppo e incrementare la capacità di riconoscimento della propria posizione emotiva in un preciso momento”.

Lascia un commento