A volte si sente dire, con orgoglio: "Il mio cane non si allontana mai da me: mi adora!". Purtroppo, in alcuni casi, questo amore smisurato può rivelarsi un problema di non facile risoluzione...

31 Maggio 2018 di Redazione

Il cane “colla”: a volte può essere sintomo di un disturbo

A cura Alessandra Bellini (Istruttore cinofilo)

A volte si sente dire, con orgoglio: “Il mio cane non si allontana mai da me: mi adora!”. Purtroppo, in alcuni casi, questo amore smisurato può rivelarsi un problema di non facile risoluzione…

Esistono cani che, letteralmente, non si “scollano” mai dal proprietario, alla perenne ricerca del suo sguardo e del contatto fisico, in modo spasmodico: sembra quasi che la loro vita dipenda dalla stretta vicinanza dell’amico a due zampe. Questi cani, purtroppo, non sono molto “affezionati” bensì eccessivamente (per non dire patologicamente) dipendenti dal proprietario. Eppure, a prima vista, un cane così “attento” verso di noi viene spesso scambiato per il soggetto ideale, summa di tutti i protagonisti canini di film e libri che continuano ad appassionare adulti e bambini, o per l’invidiato compagno dell’abile addestratore, il cane che, con un solo cenno, esegue alla perfezione complicati esercizi di obbedienza. La realtà, invece, può essere molto diversa.

Quali sono le cause più comuni?

Secondo l’etologo danese Roger Abrantes, che ha studiato a fondo la questione dei problemi da separazione, le principali cause del loro sviluppo sono le seguenti:

mancanza o insufficienza di abitudine a periodi di solitudine durante l’infanzia e/o in seguito

testardaggine, spesso legata alla figura del cane “viziato”, abituato a ottenere tutto e sempre senza alcuno sforzo

sottostimolazione, cioè assenza o insufficienza di attività adeguate alle esigenze psicofisiche del soggetto

paura vera e propria, che genera uno stato di ansia.

Infelice dipendenza: il problema si chiama “iperattaccamento”

I cani che non riescono a stare lontani dal proprietario neppure per pochi istanti senza dare in smanie sono soggetti “iperattaccati”, questo il termine tecnico, e difficilmente si dimostrano particolarmente obbedienti o brillanti, pronti a “gettarsi nel fuoco” per salvare il proprietario, ma essenzialmente infelici, proprio perché troppo dipendenti da una figura umana.  L’iperattaccamento è sia una causa sia un sintomo dei “problemi da separazione” (che sono molti, anche se spesso si parla solo di “ansia da separazione”), perché l’assenza della persona così significativa per il cane gli causa un forte disagio, foriero di comportamenti che vanno dall’abbaiare, di solito il cane ulula e si lamenta, con pause per ascoltare se c’è risposta, allo sporcare in casa, fino a casi, drammatici, di automutilazione, cioè di attività di leccamento ossessivo e anche di morso che causano prima piaghe e poi ferite anche molto gravi e facili a infettarsi.

 

Lascia un commento