Scopriamo come possiamo modificare l'alimentazione del cane anziano per far sì che viva più a lungo e possa godersi anche questa fase della sua vita

12 Dicembre 2019 di Redazione

Il ruolo fondamentale dell’alimentazione per il cane anziano

L’alimentazione del cane anziano ha un ruolo fondamentale, più il cane cresce, più cambiano le sue abitudini fisiche e alimentari. Vediamo allora cosa dare da mangiare al nostro amico a quattrozampe per non aumentare i disagi legati al fisiologico logoramento del suo organismo e riuscire a rendere più lunga e piacevole questa fase della sua vita.

Quando iniziare a cambiare l’alimentazione del cane anziano

Come accade per gli esseri umani, anche nei cani non esiste una precisa età anagrafica in cui inizia la vecchiaia. Per esempio, i cani di taglia grande possono considerarsi anziani a partire dai cinque o sei anni mentre quelli più piccoli sembra restino “giovanili” fino a più di dieci 10 anni (ben 13 nel Chihuahua!).

Questo perché l’aspettativa di vita nei cani varia in base sia alla mole, sia allo stile di vita e proprio a riguardo di quest’ultimo l’alimentazione ha un ruolo di primaria importanza. Sebbene sia dimostrato che nei cani una dieta equilibrata e personalizzata sia importante fin dallo svezzamento, con l’ingresso nella terza età essa assume un ruolo ancora più determinante, in quanto l’organismo di un cane anziano ha funzionalità minori e al tempo stesso richiede un minor apporto calorico.

Come cambiare l’alimentazione del cane anziano

Nn cane anziano ha una vita meno attiva di uno ancora giovane, quindi muovendosi meno consumerà meno calorie e tenderà ad accumulare sottoforma di grasso gli elementi nutritivi non utilizzati.

La conseguente obesità andrebbe a peggiorare lo stato di articolazioni e ossa, di per sé messe in crisi dall’avanzare dell’età. Per questo motivo l’alimentazione del cane anziano deve primariamente essere ridotta in generale del 10-20% rispetto alla quantità giornaliera assunta fino ad allora e nello specifico dovremmo ridurre la quantità di proteine e carboidrati, lasciando inalterata quella dei grassi.

Un cane anziano può avere problemi di masticazione, cibi umidi o crocchette inumidite nell’acqua calda e lasciate raffreddare possono essere una soluzione se utilizziamo un’alimentazione industriale, mentre nel caso di cibi preparati in casa usiamo alimenti tritati.

Invecchia anche l’apparato digerente

La digestione per un cane anziano è più lenta e sicuramente meno efficace, quindi dovremo da una parte scegliere alimenti di buona qualità e dall’altra suddividere la dose giornaliera in almeno tre pasti, di cui quello mattutino sia il più consistente.

Gli elementi nutritivi vengono assorbiti in modo parziale e questo può portare nel cane anziano a vere e proprie carenze vitaminiche e di sali minerali, che vanno prevenute con la somministrazione di integratori specifici.

Se con l’utilizzo di mangimi studiati per questa fase di vita del cane garantiamo al nostro amico l’assunzione corretta di questi elementi, nel caso di alimentazione casalinga sarà necessario aggiungere vitamine (A, D, E, K oltre a quelle del complesso B) e sali minerali, come Calcio e Potassio, facendo però attenzione a non aumentare il Fosforo per non affaticare l’apparato renale, e il Sodio per non aumentare la pressione vascolare.

Gli antiossidanti (come gli Omega 3 e Omega 6, oltre a Carotenoidi e la Fosfatidilserina, il Coenzima Q, l’Acido alfa-lipoico e la L-carnitina) e i probiotici sono invece indicati per combattere gli effetti dei radicali liberi, responsabili di molti acciacchi legati alla vecchiaia. In ogni caso, la scelta di somministrare un integratore per la terza età deve sempre essere subordinata al parere favorevole del medico veterinario di fiducia.

La fibra nell’alimentazione del cane anziano

alimentazione-cani-anziani-1-Nonostante con l’arrivo della terza età nei cani l’appetito tenda generalmente a diminuire, ci possono essere dei casi in cui questo non si verifichi, quindi se modifichiamo la sua alimentazione avremo per casa un cane perennemente affamato.

La somministrazione di snack tra i pasti va assolutamente evitata mentre potremmo aumentare il senso di sazietà incrementando la percentuale di fibre grezze nel cibo.

Scegliendo mangimi industriali studiati per quest’età avremo un automatico aumento della percentuale di fibra grezza, ma se optiamo per l’alimentazione casalinga dovremo inserire noi un 10-15% di fibra. Facciamo però attenzione che gli alimenti integrali contenenti crusca possono causare problemi a livello renale per via del loro elevato contenuto di Fosforo, quindi interpelliamo il nostro veterinario di fiducia per avere indicazioni più precise.

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