Amstaff Il bullo di successo, Fiorella Meina: «Servono coerenza e carattere»
Fiorella Meina allevatrice “Ci siamo avvicinati alla razza nel 1987 quando, in Germania, abbiamo acquistato i primi due esemplari: Hagele’s Karlman e Hegele’s Nuage. I nostri primi cani sono stati Mastini Napoletani con cui si frequentava con successo le esposizioni, dove abbiamo conosciuto i Terrier. Tra queste splendide razze quella che si avvicinava di più alle nostre esigenze era l’American Staffordshire: giusto compromesso tra molosso e Terrier. Qualche anno dopo abbiamo ottenuto dalla FCI l’affisso e nel 1990 è nato l’allevamento Mein Staffi. Dell’Amstaff apprezzo la forza rispetto alla taglia e il temperamento: un ottimo mix di determinazione e dolcezza. È un cane impegnativo, che necessita di un guida sicura e di un amico di cui potersi fidare che lo segua e lo educhi in maniera corretta, soprattutto nei primi mesi. Il cane deve trovare il suo equilibrio nella famiglia e questo si ottiene dandogli un’educazione coerente.
Noi facciamo di tutto per seguire e consigliare i nostri clienti. È sempreimportante ricordarci che si parla di Terrier: Terrier tipo bull! Pertanto bisogna fare attenzione all’approccio con soggetti dello stesso sesso. La socializzazione è importante ma non risolve il “problema”; sono cani che difficilmente si sottomettono. Come per tutti i cani il movimento è importante. Passeggiate, corse e giochi sono necessari per il suo equilibrio, ma non bisogna esagerare: specialmente nel primo anno di vita è importante rispettare i loro tempi di sviluppo. La situazione dell’allevamento in Italia non è delle più rosee: il numero di Amstaff è in continuo aumento, purtroppo a discapito della “qualità” della razza. Questo abbassamento del “livello” generale è anche da imputarsi allo scarso controllo da parte delle associazioni di razza. La mancanza di verifiche inficia non solo l’estetica della razza ma anche la salute. Infatti, senza controlli si può verificare l’aumento di malattie genetiche portate dall’utilizzo sconsiderato, negli accoppiamenti, di soggetti non testati. Un cucciolo deve essere principalmente sano, esente da malattie genetiche ereditarie, con buon carattere e che sia morfologicamente un American Staffordshire Terrier”.