Intervista a Davide Salvi, responsabile della sala operativa Ucis, racconta il lavoro dei volontari delle unità cinofile e la sua personale esperienza

11 Gennaio 2018 di Laura Alessandroni

Siamo volontari a sei zampe, perché siamo un tutt’uno con il nostro cane“, spiega Davide Salvi, responsabile della sala operativa Ucis ( Unità cinofile da soccorso)

Davide Salvi, ha iniziato il suo percorso come volontario da ragazzino: prima come radiofonista per la Protezione Civile poi, da adulto, nelle Unità cinofile con un Labrador di nome Pako. Dopo l’addestramento sono da subito diventati operativi nella ricerca delle persone disperse.

Com’è la vita del volontario?

Dura: allenamenti più volte la settimana e reperibilità costante in ogni momento.

Quali sono state le operazioni più importanti a cui hai partecipato?

Su scala nazionale, direi il ritrovamento dei coniugi Donegani, il terremoto de L’Aquila e quello di Amatrice. Benché tutte le operazioni a cui si è chiamati a partecipare siano sempre molto adrenaliniche, queste due maxi emergenze in cui ho lavorato su macerie con il mio gruppo mi hanno regalato emozioni indimenticabili. […]

In un’Unità cinofila, chi è il braccio e chi la mente?

Si è inscindibili: dire che l’uomo è la mente e il cane il braccio non è affatto vero. A volte loro sono la vera “centralina”, perché avvertono e decidono di fare ciò che le sensazioni gli dettano e la persona che gli sta accanto non può far altro che dargli fiducia, perché non è dotato di una potenza sensoriale in grado di superarli.[…]

Qual è l’impegno? Cosa vuol dire fare il volontario Ucis?

L’impegno del volontario è molto, perché ci si trova almeno tre volte la settimana, due sere e una intera giornata festiva che sono dedicate al gruppo, ma è talmente contagioso che la famiglia diventa non un freno ma un sostegno: i bambini non solo vedono il cane un eroe, ma partecipano con entusiasmo all’attività che diventa il fulcro di ogni racconto, di ogni pensiero… le mie figlie hanno scritto dei temi a scuola che sono bellissimi, che hanno contagiato maestre e compagni che in diverse occasioni hanno dimostrato anche tutto il loro sostegno.[…]

Puoi leggere l’intervista completa nonché l’articolo sull’Ucis, su Il Mio Cane 258 in edicola dal 13 gennaio e già disponibile online.

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