Il microchip, oltre ad essere obbligatorio, è anche indispensabile per la protezione del proprio cane. Ecco tutto quel che c'è da sapere.

18 Maggio 2017 di Redazione

Il microchip, oltre ad essere obbligatorio, è anche indispensabile per la protezione del proprio cane: utilissimo in caso di smarrimento. Allo stesso modo, può rendersi utile anche una medaglietta, da applicare al collare del proprio Fido. Detto questo, l’uno non sostituisce l’altra: si tratta di due elementi indispensabili.

Come e perché: il Microchip

Il microchip è un meccanismo in miniatura, un circuito elettronico che somiglia ad una piccolissima capsula. E’ uno strumento attraverso il quale è possibile identificare un cane in pochi istanti, grazie ad uno strumento in dotazione a tutte le Asl, i vigili, i veterinari o i canili. E’ obbligatorio, per legge, tanto che sono previste multe anche molto salate per coloro che scelgono di non applicarlo al proprio cane.

E’ bene chiarire che un microchip, non funge da GPS come molti sono portati a credere: non si può geolocalizzare un cane smarrito. Il chip può essere letto, semmai, da coloro che ritroveranno il cane in questione, così sarà semplice riconsegnarlo al proprio padrone e contattare i diretti interessati.

La medaglietta: un importante strumento di riconoscimento

A volte, soprattutto nelle piccole realtà, o in caso di cani smarriti durante una semplice passeggiata al parco, può essere sufficiente una medaglietta per ricondurre un cane dal suo proprietario. Esatto, una banalissima medaglietta di metallo, applicata direttamente al collare.

Queste medagliette, oltreché incredibilmente economiche, sono utili e ne esistono milioni di varianti: dalla forma di osso, a quella di cuore, alle decorazioni e via dicendo.

La parte fondamentale è incidere, sui lati della medaglietta il nome del cane, il numero di telefono del proprietario (importantissimo), e se possibile l’indirizzo di casa, sul retro. In questo modo, il tuo cane saprà sempre ritrovare la via di casa.

 

 

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