Cos'è il patentino per cani? Chi deve prenderlo? Come si consegue? Conoscere le risposte a queste domande è importante!

10 Dicembre 2020 di Ilaria Aceto

Fino al 2009, secondo quanto stabilito tre anni prima dall’Ordinanza “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani”, alcune razze di cane (come Dogo Argentino, Amstaff, Rottweiler e altre) venivano considerate pericolose e pertanto avevano l’obbligo di museruola nei luoghi pubblici. Si trattava però di una misura fortemente discriminante per queste razze canine e pertanto è stata abolita. Oggi, invece, nel caso di soggetti con indole aggressiva – di qualunque razza siano – si cerca di sviluppare una corretta relazione tra cane e proprietario, per un possesso consapevole. Il patentino per cani serve proprio a questo.

Ma chi deve prendere il patentino? Come si ottiene? Innanzitutto, è bene sapere che il patentino per cani viene prescritto da un medico veterinario ufficiale, spesso insieme a un veterinario esperto comportamentale, a tutti quei cani che costituiscono un pericolo per la tutela dell’incolumità pubblica. Questo perché in seguito all’Ordinanza del 13 luglio 2016 si ritengono i veterinari i promotori dell’educazione dei proprietari.

Prendere il patentino per cani è obbligatorio se il medico veterinario lo prescrive e se non lo facciamo rischiamo di andare incontro a una sanzione e al sequestro del nostro cane per inosservanza di un provvedimento dell’autorità.

Rottweiler

Per ottenere il patentino per cani è necessario seguire un corso obbligatorio, il cui scopo è rendere noi padroni maggiormente consapevoli dei nostri partner a quattro zampe, imparando a conoscerne le caratteristiche etologiche e fisiologiche, e sviluppando con loro un rapporto corretto.

Tali corsi si configurano dunque come veri e propri percorsi formativi. Vengono resi disponibili da Comuni e Aziende Sanitarie Locali che possono servirsi dell’aiuto di Ordini professionali dei Medici Veterinari, di una Facoltà di Medicina Veterinaria, di Associazioni scientifiche Veterinarie, di Associazioni di protezione degli animali e infine di educatori cinofili.

Attualmente esistono due tipi di corsi:

  • I corsi base. Sono percorsi della durata di 10 ore a partecipazione volontaria, che trattano argomenti diversi: dalla normativa vigente per il benessere degli animali da compagnia all’etologia canina; dalla relazione tra cane e padrone ai metodi per prevenire l’aggressività.
  • I corsi avanzati. Sono questi i corsi che al loro termine consentono di ottenere il patentino e che, come detto, sono obbligatori se prescritti da un medico veterinario. Durante il corso vengono trattati gli stessi argomenti dei corsi base, ma in maniera più approfondita. Al termine del percorso si potrà svolgere un test che, se superato, darà accesso al patentino.

Una volta ottenuto il patentino, non è obbligatorio portarlo con noi quando siamo con il nostro cane in un luogo pubblico. In caso di richiesta da parte delle forze dell’ordine, infatti, sarà sufficiente rilasciare un’autocertificazione.

Inoltre, bisogna ricordare che se il nostro cane viene inserito nel “Registro degli animali a rischio elevato per l’incolumità pubblica” non solo diventa obbligatorio ottenere il patentino, ma bisogna anche stipulare un’assicurazione di responsabilità civile. L’assicurazione coprirà la responsabilità in caso di danni causati dal nostro cane a terzi o a cose di terzi, così come coprirà anche le spese legali, sanitarie eccetera.

Non esistono prove che dimostrino una maggior aggressività di un cane in base alla sua razza. Tuttavia, vi sono soggetti più impegnativi, che necessitano un padrone consapevole disposto ad affrontare un percorso per conoscere a fondo il proprio partner a quattro zampe e instaurare con lui una relazione corretta e sana. Il patentino per cani serve proprio a questo. Ora la la domanda è: funziona? Ne riparleremo…

Lascia un commento