Insegnare a un cane a obbedire a una nostra indicazione è relativamente facile, ma fare in modo che impari a mantenere un comando fino a quando vogliamo noi è più difficil

7 Novembre 2018 di Redazione

Insegnare al cane a mantenere un comando

Insegnare a un cane a obbedire a una nostra indicazione è relativamente facile, ma fare in modo che impari a mantenere un comando fino a quando vogliamo noi è più difficile. Questo perché è naturale che il nostro compagno venga attratto da stimoli esterni o semplicemente si stufi di portare avanti un comportamento specifico e quindi decida autonomamente di fare altro. Insegnargli ad attendere un nostro comando di disattivazione, però, può essere molto importante, per esempio se vogliamo che resti seduto in un determinato punto perché altrimenti potrebbe correre dei rischi o combinare dei guai. Come sempre, il sistema migliore per spiegare al cane questo tipo di comportamento è quello di associare a qualcosa di positivo, in particolare il cibo, il comando di disattivazione.

Abituare il cane a mantenere un comando

Per cominciare, prendiamo il guinzaglio, la ciotola del cane e alcuni bocconcini. Iniziamo l’addestramento in un luogo il più possibile tranquillo, senza troppi stimoli esterni, altrimenti sarà più difficile l’apprendimento di base.
Teniamo il cane al guinzaglio con la mano sinistra e la ciotola con la destra, quindi percorriamo insieme alcuni passi in silenzio. Sempre senza dire niente, con il guinzaglio tenuto molto corto, appoggiamo a terra la ciotola e rilasciamo al suo interno alcuni bocconi. Il cane inevitabilmente si allungherà verso il cibo, ma noi dobbiamo trattenerlo con il guinzaglio. Sempre in perfetto silenzio, torniamo al punto di partenza, lasciandoci dietro la ciotola con il cibo. Richiamiamo l’attenzione del cane e, quando l’avremo avuta, ricompensiamolo con un “bravo”. A questo punto, pronunciamo il comando di disattivazione, tipicamente “vai”, e lasciamo che il cane raggiunga la ciotola, sempre reggendo il guinzaglio.Ripetiamo questa operazione almeno tre volte, e applichiamo l’esercizio per i tre giorni successivi, fino a quando avremo l’impressione che il nostro amico abbia imparato ad abbinare il comando “vai” alla concessione di raggiungere la ciotola. Arrivati a questo punto, è ora di applicare la disattivazione a un comando precedentemente impartito. Facciamo sedere il cane (diamo per scontato che questo comando sia già stato assimilato dal cane), lodiamolo con un “bravo” e premiamolo con un bocconcino, quindi impartiamo il “vai” prima che sia lui ad alzarsi, accompagnando la parola con un movimento, per esempio scostandoci di lato. Il nostro amico a questo punto dovrebbe automaticamente alzarsi per andare a cercare la ciotola. Se tutto funziona correttamente, possiamo estendere la disattivazione ad altri comandi che il cane conosce, fino a che diventerà per lui automatico attendere il “vai” prima di dedicarsi ad altro. Una volta acquisito il comando, potremo lavorare sulla sua estensione, prolungando poco per volta il tempo che trascorre prima del “vai”, in modo che il nostro amico impari ad attendere anche per lunghi intervalli prima di concludere un compito.

Qualcosa non funziona

Il problema più comune quando si cerca di insegnare al cane il comando di disattivazione è che il nostro amico smetta di fare quello che gli abbiamo indicato prima del nostro “vai”. Come detto inizialmente, si tratta di un comportamento assolutamente naturale e normale, quindi non scoraggiamoci se dovesse succedere. Se per esempio abbiamo fatto sedere il cane e questi si alza prima della nostra disattivazione, dobbiamo intervenire solo a livello gestuale per fargli riprendere il precedente stato. Quindi, portiamo la mano sollevata sopra ai suoi occhi e spostiamola all’indietro, in modo che torni a sedersi, il tutto in assoluto silenzio. A questo punto, pronunciamo il vai e lasciamo che faccia quello che desidera. Probabilmente dovremo ripetere più volte questa operazione affinché venga assimilata. Evitiamo però di pronunciare nuovamente il comando iniziale, ovvero il seduto, perché questo creerebbe confusione nell’animale: dobbiamo limitarci ai gesti.Altro problema abbastanza comunque è che il cane non capisca cosa deve fare quando diamo il comando “vai” e resti fermo a guardarci. Per evitare che accada, è importante accompagnare il comando con un movimento che faccia capire al nostro amico che è ora di dedicarsi ad altro. Per esempio, se il cane era seduto, mentre diciamo “vai” possiamo spostarci lateralmente.

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