Le cosiddette intolleranze alimentari, fenomeni documentati anche nel cane che si manifestano oggi con maggiore frequenza rispetto al passato.

20 Maggio 2019 di Redazione

Intolleranze alimentari nel cane: combattiamole con la dieta

Il legame tra alimentazione e salute nasconde a volte correlazioni che non dipendono esclusivamente dalla qualità e dalla quantità del cibo. È il caso delle cosiddette intolleranze alimentari, fenomeni documentati anche nella specie canina che si manifestano oggi con maggiore frequenza rispetto al passato. Per questo è bene sapere cosa sono e come possiamo aiutare i nostri amici ad affrontarle nel caso ne soffrano.

I sintomi da considerare

Le reazioni avverse al cibo causano soprattutto disturbi gastrointestinali e dermatologici ma possono anche verificarsi alterazioni respiratorie e, addirittura, crisi convulsive. Tra i principali sintomi che coinvolgono l’apparato digerente vanno ricordati il rigurgito, il vomito, le anomalie di consistenza delle feci, i borborigmi o rumori intestinali, le flatulenze, il gonfiore addominale, il fastidio nella zona peri-anale che si manifesta con prurito, irritazione, e con la tendenza a esibire l’atteggiamento “a carriola”. Per quanto riguarda i disturbi cutanei, dobbiamo menzionare il prurito, la forfora, le infiammazioni localizzate per lo più a livello del ventre.

Gli alimenti responsabili

Gli ingredienti responsabili delle intolleranze alimentari nel cane sono le proteine e i carboidrati. Questi ultimi, in particolare, possono causare diversi problemi poiché il cane, che discende dal lupo, carnivoro quasi puro, ha una scarsa capacità di digestione degli amidi. Le proteine sono coinvolte a causa della loro complessità strutturale, che le rende più predisposte allo sviluppo di disturbi.

Dieta da eliminazione

Bisogna adottare una dieta “da privazione” o “da eliminazione” che consiste nello scegliere due fonti alimentari, una proteina e un carboidrato, che il cane non abbia mai mangiato prima. Questa particolare dieta mono proteica deve essere fornita al cane in via esclusiva per almeno 6-8 settimane consecutive.

Se funziona, si può provare a inserire un nuovo alimento alla volta per circa sette giorni e osservare il risultato per rendersi facilmente conto se il responsabile è un determinato alimento oppure no. Ovviamente, scegliamo solo prodotti di alta qualità. Spesso ci sono alimenti umidi adatti allo scopo.

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