Una delle parassitosi che allarma i proprietari dei cani è la micosi. Si tratta di specie di funghi che possono parassitare il mantello del cane

3 Luglio 2019 di Redazione

La micosi: funghi che attaccano il mantello del cane

Una delle parassitosi che più mette in allarme i proprietari dei cani è la cosiddetta micosi. Si tratta di diverse specie di funghi che possono parassitare il mantello del cane determinando la comparsa di aree tipicamente rotondeggianti e alopeciche (prive di pelo) in uno o più punti.

La diagnosi

Di norma si tratta di lesioni che non provocano prurito e che tendono a espandersi a macchia d’olio. Una prima diagnosi viene emessa sulla base dei riscontri clinici e dell’esame con la lampada di Wood (lampada UV), ma la diagnosi definitiva viene confermata tramite la coltura fungina: per procedere all’esame si preleva una piccola quantità di pelo ai margini di queste lesioni e lo si semina su un’apposita piastra.

La micosi: una lunga terapia

Nell’arco di qualche settimana è possibile vedere se sono cresciuti funghi patogeni. La terapia è lunga e può essere in forma sia orale sia locale. Si tratta di una zoonosi, ovvero di una malattia che può colpire anche l’uomo.

Per questo motivo, se siamo certi che il nostro cane sia stato colpito, è molto importante curare l’igiene e mettere in atto alcune accortezze per evitare di disseminare spore fungine per tutta la casa. Tuttavia, non si tratta di una patologia grave: bisogna solo armarsi di tanta pazienza.

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