Durante l'alluvione in Spagna sono tanti gli animali dispersi che restano soli. Che fine fanno e dove trovano aiuto?
L’alluvione apocalittica a Valencia ha provocato danni esorbitanti, colpendo sia persone che animali. Le forti piogge e le inondazioni hanno lasciato molti animali in situazioni disperate, soprattutto nei rifugi che sono stati distrutti.
Dopo la pioggia, centinaia di persone si sono organizzate tra i rifugi e le comunità del quartiere per riuscire a salvare quanti più animali possibile. Numerosi centri per animali hanno lanciato una richiesta urgente di aiuto, poiché sono necessari cibo, acqua, coperte e ambienti sicuri per spostare gli animali che sono rimasti soli.
Soccorso animali per l’alluvione
A Benimaclet è stato creato un punto logistico per coordinare sia gli aiuti alle persone che agli animali. “Questo centro è nato perché le ragazze dello Sporting Club femminile Benimaclet sono volontarie in rifugi come quello di Burjassot, e vedendo che i rifugi erano stracolmi e gli animali erano pieni di fango, si è deciso di creare questo spazio per accelerare la messa in opera di rifugi temporanei fino alla ricostruzione, e per poter coordinare il materiale e lo spostamento degli animali di grossa taglia verso i centri specializzati che non sono stati colpiti“, afferma Carolina Ugarte, portavoce dello Sporting Club.
Secondo i dati forniti dai volontari, sono già stati presi in cura più di 250 cani, 110 gatti e diversi animali da fattoria come asini, maiali, struzzi e anatre. D’altro canto, l’Ospedale Clinico CEU si è coordinato sia con lo Sporting che con i rifugi per fornire assistenza gratuita agli animali che già risiedevano nei rifugi, ma anche agli animali domestici di tutte le famiglie che hanno subito gli effetti dell’alluvione.
“Più di 100 animali hanno avuto immediata assistenza, sia tra i piccoli che tra quelli di grandi dimensioni, e più di 50 sono stati adottati. Abbiamo distribuito forniture a diversi punti colpiti come Cheste, Chiva, Loriguilla, Catarroja e La Torre in coordinamento con Bioparc. Sono stati coordinati anche punti di assistenza medica veterinaria in diverse zone di Valencia, collaborando con l’ICOVV”, spiegano dall’Ospedale Clinico Veterinario CEU.
Ricoveri temporanei in Spagna
Inoltre, Modepran Valencia gestisce anche ricoveri temporanei per gli animali che erano nei rifugi colpiti dall’alluvione e che attualmente sono al sicuro a Benimamet. A questo si aggiunge il lavoro di decine di soccorritori che stanno salvando autonomamente numerosi animali nelle zone colpite e provengono anche da territori come Euskal Herria o Catalogna, coordinandosi anche con lo Sporting de Benimaclet e la SVPAP, e pubblicando quotidiani elenchi con le foto degli animali ed eventuali richieste di materiale da donare per accogliere gli amici di casa sfollati.
I volontari dei rifugi per animali hanno dimostrato gratitudine alle molte persone che hanno deciso di dedicarsi ad aiutare sia gli animali che le persone colpite, e incoraggiano chi può a continuare a partecipare per salvare quante più vite possibili.
Anche molti cani da caccia risultano smarriti a causa della devastante DANA (Depressione Isolata ad Alti Livelli) che ha recentemente colpito la regione. La tempesta ha lasciato un tragico bilancio di oltre 200 vittime, ha causato il caos in migliaia di case e ha devastato circa 20.000 ettari di coltivazioni e allevamenti di bestiame, colpendo gravemente la comunità rurale.
In risposta a questa situazione, la federazione di caccia della Comunità Valenciana ha implementato un protocollo specifico per facilitare il ricongiungimento dei cani con i loro proprietari. Questo protocollo stabilisce che le cliniche veterinarie giocheranno un ruolo fondamentale nell’identificazione dei cani smarriti. Utilizzando il chip identificativo o le caratteristiche distintive, le cliniche tenteranno di localizzare il proprietario dell’animale.
Le informazioni fornite dovrebbero includere una descrizione dettagliata del cane, il numero del chip (se ne ha uno), l’ubicazione della clinica e qualsiasi trattamento rilevante ricevuto dall’animale. Il protocollo non mira solo a riunire i cani ai loro proprietari, ma anche a garantire il benessere degli animali in questo tragico momento. La sua attuazione è stata accolta con sollievo da molti proprietari che hanno visto in questa misura una speranza di recuperare i loro animali smarriti.
