Psicologi e medici confermano: la vita di un anziano può migliorare molto con un animale accanto. Infatti, come evidenziano numerosi studi, le ricadute sono molto positive per gli over 65. Vediamo allora quali sono i benefici della vicinanza tra anziani e animali.
Animali e anziani: ecco tutti i benefici della loro vicinanza
Contro la sedentarietà, contro ansia, depressione, solitudine: così gli animali domestici sono diventati una terapia non farmacologica perfetta per gli anziani. Oltre un anziano su due, in Italia, possiede almeno un animale da compagnia e ben il 68% afferma che la presenza del proprio animale domestico influenza positivamente il benessere fisico e mentale. Lo rivela la ricerca “Over 65 e animali da compagnia 2017” di Senior Italia Federanziani e Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi).
«È la conferma», spiega la dottoressa Stefania Fracchia, geriatra del Centro Medico Santagostino di Milano, «che quello tra anziani e animali domestici è un rapporto che fa bene alla salute. Un recentissimo articolo uscito sul Journal of epidemiology & community health dimostra l’efficacia propriamente terapeutica del possedere un cane, in particolare per quanto riguarda la riduzione della sedentarietà e l’incremento dell’attività fisica (passeggiate anche di lunga durata con l’animale domestico), cui conseguono benefici sul sistema cardiocircolatorio come il miglioramento dei valori di pressione arteriosa e la riduzione del rischio cardiovascolare».
Cosa dice la scienza?
Lo studio citato ha evidenziato che i livelli di attività fisica degli anziani che portano a spasso il cane sono più alti del 20% rispetto al resto del campione. Inoltre, gli anziani proprietari di animali trascorrono seduti circa 30 minuti al giorno in meno rispetto agli altri. L’effetto terapeutico della compagnia di un cucciolo non è solo a livello prettamente fisico, ma anche e soprattutto relativamente alla sfera psico-affettiva.
Con l’avanzare dell’età e l’arrivo del pensionamento, infatti, tende a svilupparsi una sensazione di “inutilità” socio-economica e personale che non di rado può sfociare in depressione. «Occuparsi di un animale domestico», spiega la dottoressa Fracchia, «può dare benefici significativi in questi casi, perché rende la persona responsabile di qualcun altro, aumenta le possibilità di distrazione, riempie il senso di vuoto, gratifica tramite il rapporto affettivo che si viene ad instaurare e che gli animali domestici stessi sanno ricambiare con un linguaggio istintivo. Un linguaggio diverso dal nostro, ma estremamente evidente e percettibile».
Oltre all’umore e all’attività fisica, gli effetti benefici sul cuore sono tra i più noti e verificati derivanti dall’avere accanto un cane o un gatto in tarda età. Avere un animale vicino in età avanzata, in poche parole, ci mantiene giovani e ci fa bene al cuore!
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