Parte ufficialmente il numero verde regionale del Pronto soccorso veterinario attivo H24 per segnalare e salvare cani o gatti senza padrone

15 Febbraio 2020 di Redazione

Pronto soccorso veterinario: attivato il numero dall’ASL Napoli 1 Centro

Parte ufficialmente il numero verde regionale del Pronto soccorso veterinario attivo H24 per segnalare e salvare cani o gatti senza padrone. «Oltre che un dovere istituzionale – dice il direttore generale Ciro Verdoliva in una nota – ritengo sia anche un dovere di civiltà e un elemento in più di sicurezza per i cittadini. Mettiamo in campo uno sforzo enorme per garantire un servizio che richiede professionalità e capacità di coordinamento».

Tutte le chiamate effettuate al numero verde regionale 800-178.400 saranno registrate in ordine cronologico e immediatamente trasmesse dall’ASL Napoli 1 Centro al veterinario reperibile che attiverà le procedure necessarie per intervenire immediatamente.

La ASL Napoli 1 Centro assume un ruolo centrale a livello regionale e tra gli obiettivi fissati ci sarà la creazione di apposite strutture sanitarie dove possano essere offerti molti servizi come:

  • attività di prevenzione e controllo della popolazione degli animali d’affezione mediante attuazione di piani di contenimento delle nascite attraverso la sterilizzazione chirurgica degli animali d’affezione senza padrone;
  • attività di pronto soccorso e assistenza medica e chirurgica di I e II livello assistenziale dei sinantropi e degli animali d’affezione senza padrone in regime di ricovero ospedaliero (livelli assistenziali definiti, in relazione alla loro specifica complessità, dal vigente PRI 2015/2018 approvato con DGRC 617/2015);
  • attività di anagrafe informatizzata degli animali d’affezione e implementazione dei sistemi informativi e banche dati nazionali e regionali;
  • attività di prevenzione dell’abbandono degli animali d’affezione ed informazione per l’adozione consapevole;
    necroscopie a fini epidemiologici sulle spoglie degli animali d’affezione di proprietà o raccolti da suolo pubblico, anche per l’identificazione delle cause di morte.

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