Due cani sono stati ritrovati letteralmente “pelle e ossa” dalla polizia durante un blitz a Librino, un quartiere della periferia di Catania purtroppo non estraneo a vicende simili. La notizia è stata riportata dal Corriere della Sera: i due cani erano stati sottoposti a maltrattamenti e abusi da parte del padrone, un uomo di trentatré anni che, proprio per il terribile trattamento che ha riservato loro, è stato denunciato.
I due animali sono stati ritrovati quasi per caso (o per fortuna!) durante un blitz commissionato dal Questore di Catania Mario Della Cioppa ed eseguito dal commissariato di Librino. L’operazione si inseriva nell’ambito di una più ampia indagine sullo smaltimento illegale di rifiuti speciali e l’abusivismo edilizio. Gli agenti, infatti, avevano identificato alcuni individui dediti a queste attività illecite, tra i quali un uomo di 62 anni che raccoglieva illegalmente rifiuti pericolosi e procedeva al loro smaltimento senza rispettare la normativa vigente. Così, hanno fatto irruzione nel terreno che l’uomo occupava abusivamente (recintato e chiuso da un cancello), in realtà di proprietà del Comune di Catania.
Qui però, oltre ai rifiuti accumulati sul suolo (rifiuti anche pericolosi, che contaminano l’ambiente) e ad edifici costruiti senza i permessi necessari, la polizia ha notato diversi recinti, stretti e sporchi. All’interno sono stati rinvenuti due cani di proprietà del figlio dell’indagato, un uomo di 33 anni. Entrambi i cani erano stati sottoposti a maltrattamenti e abusi. Gli agenti sono rimasti scioccati: gli animali erano pelle e ossa, era evidente che fossero gravemente denutriti. Inoltre, erano costretti a vivere chiusi nei piccoli recinti sporchi, senza disporre non solo di spazi adeguati, ma neppure delle necessarie cure sanitarie. Si tratta purtroppo dell‘ennesimo caso di maltrattamento di animali che sconvolge la Sicilia.
I rifiuti sono stati sequestrati per evitare ulteriori danni per l’ambiente e l’uomo di 62 anni è stato indagato in stato di libertà. Il figlio è stato denunciato per maltrattamento di animali dopo che un veterinario ha accertato la sofferenza dei due cani. Questi ultimi, innocenti vittime della situazione, sono stati affidati a una persona che se ne prende cura in attesa che l’Asp identifichi un rifugio adatto a loro. Noi possiamo augurare solo il meglio a queste due vittime della crudeltà umana, sperare che riescano a riprendersi dai traumi fisici ed emotivi e che trovino una famiglia in grado di donare loro una seconda opportunità!