Il Cherry Eye è il termine comune utilizzato per designare la massa rossastra che si forma a volte negli occhi dei nostri cani. Come curarlo?

17 Dicembre 2020 di Ilaria Aceto

Con il termine “Cherry eye” comunemente si designa la massa rossa che può presentarsi all’angolo nasale dell’occhio dei nostri cani e che per il colore e la forma ricorda proprio una piccola ciliegia (cherry in inglese). Tale massa è causata dal prolasso – ovvero dall’uscita dalla propria sede naturale – della ghiandola lacrimale della terza palpebra, situata tra palpebra e globo oculare e la cui funzione è quella di proteggere la cornea.

La ghiandola lacrimale della terza palpebra produce il 35% della porzione acquosa delle lacrime dei nostri cani, mentre il resto viene prodotto dalla ghiandola lacrimale orbitale. Proprio per la sua importante funzione, l’estroflessione di tale ghiandola (che dà origine al Cherry eye) può avere gravi conseguenze, come la cheratocongiuntivite secca. Per questo è importante conoscerne le cause, riconoscere i sintomi e sapere come intervenire.

Foto a cura di 12019/10259 via Pixabay

Cause del disturbo:

L’estroflessione della ghiandola della terza palpebra è causata dall’indebolimento dei tessuti fibrosi che la tengono nella corretta posizione. Questo indebolimento spesso è congenito; ecco le razze più predisposte: Beagle, Mastino Napoletano, Cocker Spaniel, Basset Hound, Bulldog Francese, Bulldog Inglese,  Cavalier King Charles Spaniel, Boxer, Shar Pei, Shitzu e Pechinese.

Sintomi e terapia:

Ecco alcuni sintomi che precedono il prolasso della ghiandola della terza palpebra:

  • Arrossamento della zona intorno agli occhi
  • Secrezioni anomale
  • Sfregamento continuo
  • Gonfiore
  • Lacrimazione frequente o, al contrario, secchezza oculare.

Se notiamo l’insorgere di uno o più di questi sintomi, è bene portare il nostro cane dal veterinario per una corretta diagnosi. Il Cherry eye, infatti, va curato il prima possibile poiché, se trascurato, può causare danni permanenti.

Una volta diagnosticato il prolasso della ghiandola della terza palpebra, il veterinario può procedere con un’operazione chirurgica per riposizionare la ghiandola e suturarla. Il Cherry eye, dunque, non è un disturbo pericoloso in sé, ma va diagnosticato in tempo per evitare che insorgano problemi peggiori.

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