Scopri il rapporto di Chris Brown con i suoi cani, tra affetto, controversie legali e polemiche animaliste.

23 Giugno 2025 di Letizia

Negli ultimi mesi, il nome di Chris Brown è tornato sulle prime pagine non per la sua musica, ma per un nuovo capitolo giudiziario: l’arresto a Manchester, nel maggio 2025, legato a una presunta aggressione avvenuta due anni prima. In attesa di sviluppi legali, si è tornati a discutere anche di altri aspetti della sua vita privata, tra cui il suo storico legame con i cani spesso mostrato con orgoglio sui social, ma che in passato ha anche attirato critiche feroci.

Un amore per i cani da esibire (e vendere)

Chris Brown non ha mai nascosto la sua passione per i cani, in particolare per quelli di grossa taglia e di razze potenti. Per un periodo, aveva addirittura lanciato un’attività chiamata “CB Breeds”, vendendo cuccioli di pit bull per migliaia di dollari.

L’iniziativa fu accolta con dure critiche da parte di associazioni animaliste come PETA, che accusarono l’artista di incentivare l’allevamento commerciale piuttosto che sostenere l’adozione di cani abbandonati. Nonostante le polemiche, Brown ha continuato a presentarsi online come un affezionato padrone, pubblicando foto accanto ai suoi animali, come Zeus, un pit bull spesso immortalato durante le sue giornate di relax.

Foto: YouTube

Il caso Hades: quando l’affetto non basta

Tuttavia, non tutti i capitoli di questo rapporto sono stati idilliaci. Nel 2020, uno dei cani più imponenti di Chris Brown, un Caucasian Shepherd di nome Hades, è stato al centro di una vicenda scioccante. Il cane avrebbe aggredito una collaboratrice domestica della casa di Brown, causandole ferite al volto e alle braccia così gravi da richiedere decine di punti di sutura.

Secondo i documenti legali, l’artista avrebbe tentato di risolvere la situazione in modo discreto, affidando il cane a un rifugio lontano, dove pochi giorni dopo fu soppresso perché considerato “non adottabile”.

L’episodio finì in tribunale: la donna aggredita fece causa per danni milionari e accusò Brown di negligenza e insabbiamento. L’immagine dell’artista amante degli animali subì un duro colpo, e l’evento sollevò una questione spinosa: si può essere un vero amante degli animali se non si è pronti ad assumerne la piena responsabilità, anche nei momenti difficili?

Oggi: social, affetto e silenzi

Nonostante il clamore mediatico, Brown non ha mai smesso di vivere circondato dai suoi cani. Sui social continua a mostrarsi con bulldog inglesi e pit bull, sempre al suo fianco in casa o durante i viaggi. Non ci sono prove che possieda o abbia mai posseduto gatti: il suo affetto sembra rivolto esclusivamente a cani robusti e fedeli, spesso visti anche come simboli di forza o protezione.

L’approccio attuale sembra più cauto, meno commerciale rispetto al periodo “CB Breeds”, ma altrettanto pubblico. I cani sono presenti nei suoi contenuti online, ma senza i riflettori puntati addosso come accadeva una volta. È una presenza silenziosa, forse anche strategica, mentre il cantante affronta nuove difficoltà legali.

Tra simbolo e responsabilità

Il rapporto di Chris Brown con i suoi cani racconta molto di lui. Da un lato, l’affetto e la dedizione che mostra sono autentici, visibili nella sua quotidianità; dall’altro, le controversie passate – soprattutto quella che ha coinvolto Hades – evidenziano come la convivenza con certi animali richieda più che amore: serve preparazione, responsabilità, e la volontà di fare la cosa giusta anche quando è difficile.

Nel suo percorso pubblico, tra luci e ombre, i cani rappresentano una parte importante della sua identità. Resta da vedere se, nei prossimi anni, questo legame sarà ricordato per la dolcezza di Zeus o per la tragedia di Hades. Oppure, se Chris Brown saprà riscrivere anche questa parte della sua storia.

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