Esiste una relazione tra il cibo e l'umore del cane. Scopri di quali alimenti si parla e quali comportamenti canini influenzano.

15 Marzo 2023 di Redazione

Ebbene sì, esiste una connessione tra il cibo e umore del cane. Alcuni componenti del cibo possono infatti influire sul comportamento del nostro amico: non se ne parla quasi mai e invece è importante. Ecco quello che c’è da sapere.

La relazione tra cibo e umore del cane

L’alimentazione può influire sul comportamento canino in diversi modi, molti dei quali non sono stati ancora del tutto chiariti. Tipico è il caso della carenza di tiamina (vitamina B1), che può essere all’origine di depressione, scarso appetito e disturbi neurologici. Ne sono colpiti i soggetti nutriti abitualmente con alimenti, in particolare la carne, cotti a lungo.

ciotola cibo cane

Un altro esempio è legato a regimi dietetici troppo energetici che, con il passare del tempo, possono provocare una carenza di eolina, una sostanza che migliora la risposta agli stimoli e incrementa le capacità di memorizzazione sul breve e sul lungo termine.

Anche il modo in cui offriamo la pappa può influenzare il comportamento dei nostri amici a 4 zampe. La regolarità del numero di pasti dati al cane e i relativi orari sono un aspetto importante. Gli animali, infatti, sono dotati di una sorta di orologio biologico che, attivato dall’abitudine, può risentire negativamente in caso di cambiamenti.

Esistono, infine, correlazioni tra lo stile di vita (passeggiate, gioco, lavoro, sport), l’alimentazione e il comportamento. Dobbiamo considerare come spesso si verifichi una combinazione di sforzo fisico e concentrazione psichica: se, infatti, l’attività muscolare richiede apporto calorico maggiore, quella psichica richiede aggiustamenti nutrizionali non legati al contributo energetico.

Pappa e aggressività: cosa sappiamo?

Sembra che il consumo eccessivo di carne, soprattutto se nella razione non sono presenti carboidrati, possa essere responsabile di un aumento dell’aggressività. Questo a causa della carenza di triptofano, che a sua volta si ripercuote sui livelli organici di serotonina, un mediatore chimico capace di inibire il centro dell’aggressività.

aggressività cane

Razioni ricche di proteine e carboidrati, al contrario, si sono rivelate capaci di stabilizzare gli atteggiamenti aggressivi. Da notare, però, come oltre al triptofano la carne contenga in realtà anche certi tipi di amidi nicotiniche, che hanno un’azione di tipo tranquillante sull’organismo.

Quindi la carne è l’unica responsabile dell’aggressività? Sicuramente c’è dell’altro, che forse non può essere spiegato con la sola alimentazione. Gli studiosi hanno messo in luce come vi sia una stretta correlazione tra il centro dell’aggressività e quello della fame. Si è scoperto così che nella specie canina l’aggressività è collegata alla ricerca dell’alimento e alla sua qualità. Una dieta ricca di vegetali, per l’appunto, non diminuisce l’aggressività, anzi…

Due regole importanti: qualità e quantità

Le regole dell’educazione alimentare sono valide sia per l’uomo sia per l’animale. Dunque, è nostro dovere offrire ai cani che vivono con noi un insieme di ingredienti in grado di provvedere, qualitativamente e quantitativamente, alle proprie esigenze nutrizionali. Pur essendo ben conosciute in linea teorica, all’atto pratico spesso non vengono rispettate a causa della scarsa conoscenza del valore nutritivo degli alimenti, della tendenza ad assimilare il cane all’uomo e dell’eccessiva condiscendenza verso il nostro amico con la coda.

La qualità della pappa, come è noto, può essere ottenuta impiegando prodotti preconfezionati (umidi o secchi) oppure in casa preparando ingredienti freschi.

L’offerta di quantitativi adeguati, invece, è proporzionale alla razza d’appartenenza, al sesso, all’età, allo stile di vita del cane ecc. Naturalmente il raggiungimento di questi due obiettivi, qualitativo e quantitativo, dovrebbe passare attraverso il consiglio del proprio veterinario di fiducia, lasciando poco spazio all’improvvisazione o ai suggerimenti di amici, conoscenti e negozianti.

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