Scopri in questo articolo come diventare Istruttore Cinofilo, dai vari step previsti dai corsi di formazione ai diversi sbocchi lavorativi.

27 Luglio 2022 di Redazione

Secondo la Cna, l’Istruttore Cinofilo è “colui che si occupa di educazione ma è anche in grado di addestrare il cane a svolgere un preciso lavoro o una data performance sportiva con un relativo grado di efficienza in un dato contesto“. Inoltre, se al cane viene diagnosticata una patologia comportamentale, è in grado di intervenire per rieducarlo collaborando con un veterinario specializzato in comportamento. Gli ambiti operativi dell’Istruttore Cinofilo comprendono:

  • la famiglia;
  • il canile;
  • le strutture socio-sanitarie;
  • i corpi delle forze armate;
  • la protezione civile;
  • gli sport cinofili.

In questo articolo scopriremo come diventare Istruttore Cinofilo, dal percorso di formazione agli sbocchi lavorativi.

Percorso per diventare Istruttore cinofilo

Esistono diversi corsi di formazione. Al centro cinofilo Il Biancospino, per esempio, gli studenti soggiornano presso l’agriturismo insieme al loro cane, per un’esperienza che sia davvero full immersion. Tanti docenti qualificati insegnano argomenti e metodi diversi, per dare la possibilità ai partecipanti di scegliere con quale metodo si trovino meglio. Il corso è articolato seguendo diversi step, tra cui:

  • comportamento di razza; controllo del cane; educazione avanzata; nozioni di veterinaria / primo soccorso / malattie / vaccini / profilassi; comunicazione al cliente; problemi comportamentali; attività sportive con il cane; addestramento; intervento educativo domiciliare e verifica finale.
Credits: Pixabay

Gli sbocchi lavorativi

Chi ottiene il titolo di Istruttore Cinofilo può ovviamente attivarsi nella formazione di un centro cinofilo, ma ha tante altre opportunità lavorative. Tra cui:

  • in famiglia, può introdurre il cane e il padrone alle attività sportive cinofile;
  • occuparsi di programmi di intervento per cani con patologie comportamentali in collaborazione con il veterinario comportamentista;
  • nei canili, può valutare cani con problematiche comportamentali ed essere coinvolto negli eventuali programmi di riabilitazione;
  • può occuparsi di Pet Therapy (dopo ulteriore formazione specifica) svolgendo attività di formazione con il cane e il suo padrone;
  • può svolgere direttamente attività di Pet Therapy con il proprio cane nelle diverse realtà socio-sanitarie;
  • nella protezione civile, può operare con il proprio cane nelle attività di ricerca dispersi;
  • può partecipare nell’addestramento di cani per attività di servizio a persone con disabilità sensoriali.

Se hai trovato interessante questo articolo, ti invitiamo a leggere anche Spiagge per cani nel Sud Italia: elenco completo.

Lascia un commento