Scopri in questo articolo come vengono selezionati e addestrati i cani delle Unità Cinofile della Guardia di Finanza!

23 Agosto 2022 di Redazione

Da 70 anni la Guardia di Finanza eccelle nel settore delle Unità Cinofile per esperienza e impegno quotidiano. Se un tempo il loro lavoro si concentrava sulla ricerca di sigarette di contrabbando, oggi i carichi da intercettare sono più pericolosi e risulta quindi fondamentale il contributo dei nostri amici a quattro zampe. In questo articolo scopriremo come vengono selezionati e addestrati i cani delle Unità Cinofile. Buona lettura!

Fonte: www.gdf.gov.it

Come avvengono selezione e addestramento dei cani?

La selezione dei cani dura 18 mesi, dalla nascita al primo impiego lavorativo, ad opera di un team di esperti del settore tecnico e sanitario del Corpo. Ogni esemplare deve rispondere a tutte le caratteristiche psico-fisiche richieste per l’idoneità al servizio. All’età di 1 anno circa, i cani risultati idonei al primo step iniziano un corso di addestramento intensivo della durata di 6 mesi. In quest’arco di tempo il cane impara attraverso il gioco a riconoscere l’odore delle diverse sostanze stupefacenti, creando un rapporto indissolubile con i suoi conduttori.

I soggetti che riescono a risultare idonei al percorso formativo e che con buona probabilità acquisteranno la qualifica di “cane antidroga” sono circa il 75-80%. Questo perché ogni cane adulto deve assolutamente possedere tutti i requisiti di idoneità all’attività. La peculiarità dei cani è che riescono a distinguere anche odori che potrebbero “confondere” il comune olfatto dell’uomo, arrivando a riconoscere centinaia di odori diversi. E proprio per questo risultano particolarmente adatti alla ricerca di sostanze occultate.

Fonte: www.gdf.gov.it

Ma quanto possono restare in servizio i nostri amici a quattro zampe? Non ci sono vincoli di età: fino a quando la loro efficienza fisica e tecnica garantiscono un buon servizio. A questo scopo, le unità vengono periodicamente valutate dal punto di vista tecnico e sanitario. Quando un cane non è più idoneo al servizio, si avviano le procedure per il congedo delle attività. I cani vanno quindi “in pensione”. Prima vengono affidati al conduttore con il quale hanno instaurato negli anni un rapporto simbiotico. E se il conduttore non può occuparsi del cane congedato, quest’ultimo potrà essere adottato da qualche famiglia che ne faccia specifica richiesta.

Fonte: Il Mio Cane.

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