Scopri tutte le curiosità sul Beagle, un segugio ricco di vitalità e determinazione con alle spalle una storia davvero antichissima.

23 Luglio 2022 di Redazione

Il Beagle è un segugio molto determinato, che dalla vita in muta nei canili della nobiltà inglese si è trasferito nel calore delle nostre case, portando tantissimo amore. In questo articolo scopriremo le origini antiche della razza e alcune curiosità sulle sue doti di selezione.

Una storia antica

Le origini della razza risalgono al lontanissimo passato. Secondo alcuni studiosi, i segugi descritti dallo storico greco Senofonte nel IV secolo a.C assomigliavamo già parecchio agli attuali Beagle. Più tardi troviamo tracce dell’esistenza di segugi molto piccoli e decisamente simili ai Beagle di oggi nella corte dei reali d’Inghilterra, intorno al 1300. Inoltre, è certo che la regina Elisabetta I possedeva mute di “pocket-Beagle”, con altezza al garrese di soli 20-23 cm.

Altra prova a favore della storia millenaria dei Beagle viene proprio dalla radice del loro nome. Beag, infatti, significa “piccolo” nella lingua degli antichi Celti. Da notare poi che se riduciamo la taglia di un Foxhound, lo storico segugio per la caccia alla volpe, e gli “accorciamo” un poco le zampe… otteniamo un Beagle!

Infine, dall’eterna disputa cinofila tra Francia e Gran Bretagna, emerge anche una storia transalpina secondo la quale un famoso re Normanno, Guglielmo I, introdusse i pro-genitori dei Beagle in Inghilterra durante la sua guerra di conquista del XII secolo.

Educare un Beagle: è importante un buon “richiamo”

Come tutti i segugi, anche il Beagle ha la sua buona dose di caparbietà, in particolare di fronte a una traccia olfattiva promettente. Ecco perché, per quanto buono e bravo sia questo cane, ci troviamo comunque di fronte a un soggetto selezionato in origine per lavorare anche a buona distanza dal cacciatore. Per questo, se la sua indipendenza non viene contenuta, potrebbe creare qualche problema, soprattutto in città.

L’educazione del Beagle deve quindi essere impostata fin dai primi mesi di vita, soprattutto per insegnare al cucciolo l’obbedienza verso il proprietario. Per questo motivo si rivela indispensabile un “richiamo” efficace anche in presenza di distrazioni, una delle situazioni più difficili da controllare.

Se sei curioso di sapere di più su questa razza, visita la nostra scheda.

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