L’avvelenamento volontario è uno dei più gravi e diffusi reati contro gli animali: ogni anno ne muoiono 3 al giorno a causa delle centinaia di esche

24 Ottobre 2019 di Redazione

Avvelenamento animali: uno dei pericoli più grandi

L’avvelenamento volontario è uno dei più gravi e diffusi reati contro gli animali: ogni anno ne muoiono 3 al giorno a causa delle centinaia di esche avvelenate sparse nei parchi. Dai dati dei CAV emerge che i bocconi avvelenati contengono veleni per lumache (32%) veleni per topi (24%) e soprattuto pesticidi (42%) e confezionati utilizzando carne di tutti i tipi: quindi attenzione a polpette con granuli neri all’interno, wurstel colorati di rosso esternamente, pezzi di lardo chiusi con stuzzicadenti e contenenti un materiale granulare o pasta di colore verde azzurro, e così via.

Occorre fare attenzione anche alle uova (con il guscio integro) in quanto potrebbero essere state inoculate di stricnina. Ovviamente dobbiamo pensare di trovarci davanti a un boccone avvelenato quando si vede qualcosa di commestibile per gli animali “fuori contesto”; se si trova un wurstel in un giardino pubblico o sul marciapiede, quello è “fuori contesto”.

I sintomi dell’avvelenamento

Possiamo immaginare che il nostro animale abbia ingerito una sostanza tossica se notiamo sintomi come vomito, diarrea, salivazione intensa, emorragie dal naso o da altri orifizi naturali. Oppure se vediamo comportamenti inusuali come barcollamento, tremori, spasmi muscolari, incapacità di coordinamento dei movimenti.

In questo caso dobbiamo subito chiamare il veterinario di fiducia o quello più vicino.

Cosa fare se troviamo dei bocconi avvelenati?

Quando ci si trova di fronte a dei bocconi avvelenati bisogna raccoglierli (utilizzando il metodo che si usa per raccogliere i bisogni dei nostri cani) e portarli alla Polizia, che provvederà a consegnarli all’Istituto Zooprofilattico per le analisi. Tutti gli esami effettuati dall’Istituto Zooprofilattico sono a carico dello Stato e gratuiti per il cittadino.

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