Nel mondo cinofilo, il pedigree, o meglio il certificato d’iscrizione al Roi (Registro Origini Italiano), è una sorta di carta d’identità del cane.

2 Luglio 2019 di Redazione

Origine della parola pedigree

L’origine della parola “pedigree”, infatti, deriverebbe dalla contrazione dell’espressione francese pied de grue, cioè “zampa di gru”, perché sugli antichi registri delle genealogie ippiche i gradi venivano assegnati con tre trattini la cui disposizione ricordava l’impronta dell’uccello trampoliere.

Cos’è il Pedigree?

Nel mondo cinofilo, il pedigree, o meglio il certificato d’iscrizione al Roi (Registro Origini Italiano), è una sorta di carta d’identità del cane che riporta il nome, il numero d’iscrizione, la razza, il sesso, il colore del mantello, gli ascendenti fino ai trisnonni con eventuali titoli acquisiti, l’allevamento di provenienza e il nome del proprietario.

Il pedigree non costa nulla se non la registrazione della cucciolata che è a carico dell’allevatore, una spesa davvero irrisoria che non giustifica, quindi, un’eventuale differenza di prezzo fra un cucciolo con e senza pedigree.

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