Comunque sia il pelo del nostro cane, lungo o corto, che sia estate o inverno, che ami stare all’aperto o meno, prendersi cura del suo mantello è di fondamentale importanza, anche per la sua salute. Vediamo insieme le motivazioni di tale necessità e cosa è necessario per svolgere tale azione.
Perché va fatto
Diversamente dai gatti, i cani non sono, in genere, grandi cultori dell’igiene personale. Il che, in natura, è piuttosto normale, essendoci priorità molto più importanti ai fini della sopravvivenza. Ma attenzione: le infestazioni da parassiti, le malattie della pelle e del pelo, le lesioni causate da corpi estranei che si infilano sottopelle e le conseguente infezioni, per esempio, mietono tante vittime tra i Canidi selvatici, lupi compresi. Dunque, provvedere alla toeletta del nostro cane è un compito che ci spetta in qualità di suoi tutori, oltre che di amici per la vita. Un buon livello di igiene, infatti, migliora la qualità della vita del cane, lo protegge da diversi pericoli e rende anche la convivenza con lui assai più gradevole.
Un esempio? Chi tiene il cane molte ore al giorno all’aperto, in balia delle intemperie, tende in genere a prolungare sempre più questa situazione fino a non farlo più entrare in casa perché… è sporco e puzza. Paradossalmente, una ingiusta scelta iniziale si trasforma in una condanna a vita ancora più ingiusta, privando il cane della vita sociale, per lui indispensabile, e privando lo stolto proprietario della sua compagnia e del suo amore.
Non è costoso
Prendersi cura del pelo e dell’igiene generale del nostro cane è poco costoso. Spazzole, pettini e detergenti vari hanno prezzi contenuti, salvo prodotti semiprofessionali o molto sofisticati utili solo in casi specifici. Inoltre, questi strumenti in genere durano a lungo, quindi “l’investimento” viene recuperato facilmente, considerati i vantaggi pratici che anche una normalissima spazzola garantisce. Pensiamo solo alla riduzione della quantità di pelo in giro per casa (pelo che si insinua ovunque, dagli abiti ai divani agli armadi, negli angoli dove si lega alla polvere e forma antigieniche “palle di sporcizia”) e del tempo necessario a rimuoverlo con scopa, aspirapolvere, panni appositi eccetera.
Ci vuole molto meno tempo per spazzolare come si deve un cane che per ripulire non una casa intera ma una singola stanza dai suoi peli!
Quali strumenti servono?
Gli strumenti indispensabili alla toeletta casalinga non sono molti: una spazzola, un pettine, un guanto e un paio di detergenti specifici. Bisogna però scegliere i modelli adatti al nostro cane. Per i soggetti a pelo lungo, servono spazzole con denti di misura adeguata e pettini non troppo fitti. In caso contrario, le prime non lavorano correttamente e i secondi si impigliano all’istante. Per i cani a pelo corto e medio-corto, la spazzola deve avere denti in proporzione alla misura del pelo mentre il pettine può essere abbastanza fitto. Infine, i cani a pelo raso, quasi sempre privi di “sottopelo”, necessitano del guanto specifico per rimuovere il pelo morto e di un pettine molto fitto; la spazzola è quasi superflua salvo nei periodi di muta e, comunque, con denti molto corti, ovviamente.
I detergenti
A volte è necessario lavare il cane, se si è sporcato con qualcosa di maleodorante o di potenzialmente nocivo. In tal caso, bisogna utilizzare solo detergenti sviluppati specificamente. Ce ne sono molti in commercio ma è bene leggere sempre l’etichetta. Devono essere stati formulati in modo da rispettare il pH della cute del cane e non avere profumazioni forti, che infastidiscono moltissimo il naso ultrasensibile dei nostri amici e interferiscono anche con la percezione di se stesso che il cane ha anche in base al proprio odore. Ricordiamoci che il senso più importante dei nostri amici è l’olfatto. I detergenti dedicati alla nostra igiene, invece, non vanno bene e possono creare problemi a pelle e pelo.
I cuccioli più esigenti
Ci sono cani dotati di un pelo particolare, estremamente lunghi oppure ricci e folti, o ancora portati a creare facilmente nodi fittissimi, se trascurati. Per loro servono strumenti più “tecnici”, come i cardatori o le spazzole dotate di sistema di taglio per sfoltire il pelo.
Il termine “cardatore” viene dal lavoro di preparazione della lana prima della filatura. Cardare la lana significa, in sostanza, districare, ripulire dalle impurità e rendere parallele le fibre. Lo stesso lavoro che si compie sui cani a pelo lungo utilizzando, appunto, il cardatore specifico. Va usato con attenzione, evitando di arrivare alla pelle, altrimenti le punte dell’attrezzo la irritano e la graffiano. Le spazzole con lama di sfoltimento sono strumenti più recenti, utili soprattutto quando il “sottopelo” è molto fitto, per prevenire nodi e feltri difficili da eliminare, e anche per il pelo di copertura in caso di tendenza a infeltrire.
Non solo il pelo
Le cure da dedicare ai nostri amici non riguardano solo il pelo. Anche orecchi, occhi e zampe devono essere controllati di frequente e tenuti puliti. Per gli orecchi, ci sono detergenti specifici molto validi che, usati regolarmente o secondo necessità, provengono irritazioni o aggressioni batteriche, più facili nei soggetti con orecchi ricadenti per via della scarsa aerazione. Gli occhi arrossati o con secrezioni vanno prima di tutto fatti esaminare al veterinario, per escludere patologie. Sarà il medico a dirci se utilizzare un detergente specifico o se sia necessaria una terapia. Infine, le zampe: corpi estranei incastrati negli spazi tra le dita possono creare problemi anche seri, in particolare i famigerati “forasacchi”, le spighe secche di alcune piante erbacee, ma anche spine, sassolini e quant’altro sono pericolosi. Controlliamole dopo ogni uscita ed elimiamo subito qualsiasi cosa troviamo.