Il 2022 comincia con una rivoluzione pet-friendly in Alto Adige. Da oggi 1° gennaio i proprietari o i detentori di cani residenti nella provincia autonoma di Bolzano hanno l’obbligo di fare la profilazione genetica dei loro amici a quattro zampe. La prestazione veterinaria costa 65 euro ed è a carico del padrone dell’animale.
Come ha dichiarato Arnold Schuler, assessore altesino all’Agricoltura, alle Foreste, alla Protezione Civile e al Turismo:
«Intendiamo salvare i dati delle analisi del DNA nella banca dati centrale al fine di individuare, per esempio, i proprietari che non eliminano dal suolo pubblico le deiezioni dei loro cani e anche i padroni di cani vaganti. A tutti loro viene concesso un periodo di due anni per mettersi in regola secondo quanto scritto nella legge provinciale».
Ma per i nuovi iscritti all’anagrafe degli animali da affezione, l’obbligo di profilazione genetica è già scattato. Ed ecco perché non raccogliere le deiezioni del proprio coinquilino peloso, magari durante l’uscita pomeridiana dopo le abbuffate di Capodanno, potrà costare caro. Le forze dell’ordine potranno chiedere, infatti, la profilazione genetica del pelosetto, così da incrociarla con la banca dati dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige. E ai proprietari non in regola potrebbe arrivare a casa una salata sanzione già nei prossimi giorni.
La raccolta delle feci del proprio cane è un atto di civiltà, necessario per mantenere pulito il suolo pubblico. Già nel 2016, l’ex sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, aveva cercato di combattere le deiezioni lasciate sul marciapiede attraverso una schedatura sanitaria degli animali. Qualche anno dopo, a Oristano, la Polizia Locale aveva multato una donna che si era rifiutata di raccogliere gli escrementi del suo cagnolino.