Sintomi, cause e rimedi dei disturbi anali nel cane comunemente scambiati per emorroidi. Consigli utili per riconoscerli e prevenirli.

12 Giugno 2025 di Redazione

Notare un arrossamento, un rigonfiamento o tracce di sangue nella zona anale del proprio cane può essere fonte di preoccupazione per ogni proprietario. Una delle prime ipotesi che molti fanno è quella delle emorroidi, un disturbo ben noto agli esseri umani. Ma i cani possono davvero soffrirne?

Facciamo chiarezza sui problemi anali del cane al fine di evitare allarmismi inutili e, allo stesso tempo, per intervenire in modo tempestivo se si manifesta una condizione patologica reale. Sebbene il termine emorroidi venga spesso usato per descrivere sintomi simili, nella maggior parte dei casi infatti si tratta di disturbi diversi, che coinvolgono ghiandole perianali, infiammazioni o infezioni.

Saper distinguere i segnali più comuni e conoscere i rimedi disponibili permette di tutelare la salute del cane e di affrontare eventuali problemi in modo più informato ed efficace.

Sintomi e diagnosi dei disturbi perianali

I disturbi che interessano l’area anale del cane possono manifestarsi con segnali evidenti, anche se talvolta vengono sottovalutati o confusi con problemi di altra natura. Tra i sintomi più comuni si osservano:

  • Sanguinamento rettale, visibile nelle feci o nell’area anale
  • Gonfiore o presenza di masse vicino all’ano
  • Lecchìo eccessivo o sfregamento del posteriore sul pavimento (comportamento detto “scooting”)
  • Dolore durante la defecazione o difficoltà ad evacuare

Spesso si parla di emorroidi, ma nella realtà veterinaria questa condizione è estremamente rara. Ciò che viene comunemente scambiato per emorroidi sono, nella maggior parte dei casi, problemi delle ghiandole perianaliascessiprolasso rettale o perfino tumori benigni o maligni.

È importante sapere che soltanto un veterinario qualificato può distinguere correttamente tra le diverse patologie che colpiscono questa zona delicata. Una visita clinica, accompagnata se necessario da esami specifici, è fondamentale per stabilire la diagnosi e impostare il trattamento più adatto.

Cause principali e fattori di rischio

I disturbi che possono simulare o essere confusi con le emorroidi nel cane hanno cause diverse, spesso legate a fattori alimentaricomportamentali o fisiologici. Tra le cause più frequenti si trovano:

  • Infiammazione o occlusione delle ghiandole perianali, spesso dovute a batteri o secrezioni non drenate
  • Stitichezza cronica, che costringe il cane a sforzarsi eccessivamente durante la defecazione
  • Traumi o lesioni locali, ad esempio causati da oggetti ingeriti o evacuazioni difficoltose
  • Alimentazione squilibrata, con carenza di fibre e liquidi
  • Sovrappeso, che può accentuare la pressione sull’area anale

Anche alcuni fattori predisponenti possono aumentare il rischio di sviluppare disturbi perianali: razze di piccola taglia come i barboncini o i bassotti, per esempio, sono più soggette a problemi alle ghiandole anali. I cani con uno stile di vita sedentario o che seguono una dieta poco varia possono essere più vulnerabili a episodi infiammatori o di ritenzione fecale.

Un’attenzione particolare va riservata anche alle abitudini intestinali del cane: un’evacuazione troppo dura o troppo frequente può essere il campanello d’allarme di un disagio più profondo. Rilevare e correggere queste situazioni precocemente permette di evitare complicazioni più serie.

Trattamenti consigliati e prevenzione

Il trattamento dei disturbi anali nel cane dipende dalla causa specifica identificata dal veterinario. Nelle situazioni più comuni, legate a infiammazioni o occlusioni, si possono adottare soluzioni efficaci e non invasive. Tra le opzioni più utilizzate ci sono:

  • Pomate ad uso veterinario con azione antinfiammatoria o cicatrizzante
  • Antibiotici in caso di infezioni batteriche
  • Svuotamento manuale delle ghiandole perianali, eseguito da un professionista
  • Impacchi caldi, che possono alleviare il dolore e ridurre il gonfiore
  • Dieta arricchita di fibre per migliorare la qualità delle feci e facilitare la defecazione

Nei casi più gravi, come la presenza di ascessi estesi o prolasso rettale, può essere necessario un intervento chirurgico. Tuttavia, intervenire nelle prime fasi permette quasi sempre di evitare procedure invasive.

Per quanto riguarda la prevenzione, alcune semplici abitudini possono fare una grande differenza. Mantenere una dieta equilibrata, favorire l’attività fisica quotidiana e controllare periodicamente la zona anale del cane sono gesti fondamentali. Anche una corretta idratazione è essenziale per prevenire la stitichezza e migliorare il benessere intestinale.

Rivolgersi regolarmente al veterinario per controlli di routine consente di monitorare l’eventuale insorgenza di disturbi e di intervenire tempestivamente, prima che si aggravino.

FAQ – Domande frequenti

I cani possono avere le emorroidi come gli esseri umani?

No, le vere emorroidi sono estremamente rare nei cani. I sintomi che spesso vengono interpretati come emorroidi sono solitamente legati a problemi delle ghiandole perianaliinfezioni o prolassi rettali.

Cosa devo fare se vedo sangue nell’area anale del mio cane?

È importante non improvvisare rimedi casalinghi. La cosa migliore è portare il cane dal veterinario, che potrà individuare la causa e consigliare il trattamento più adatto.

Posso usare una crema per emorroidi umana sul mio cane?

No. Le pomate ad uso umano non sono adatte ai cani e possono risultare dannose. Esistono prodotti specifici veterinari, da usare solo sotto prescrizione.

Come posso prevenire problemi anali nel mio cane?

Una dieta ricca di fibre, una buona idratazione, il movimento regolare e controlli veterinari periodici aiutano a prevenire disturbi nella zona anale.

Il mio cane si lecca spesso il sedere: è normale?

Un leccamento occasionale è normale, ma se diventa frequente o ossessivo, può indicare fastidio, infiammazione o infezione. È consigliabile consultare il veterinario.

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