Gli amanti dei cani amano guardare film con i loro amici di casa e una vera star del grande schermo è sicuramente il Labrador. Questo dolce pelosone è in grado di captare immediatamente l’attenzione della telecamera e ruba la scena a qualsiasi attore.
Non è possibile resistere a quegli occhi dolci e al suo manto dorato e il cinema spesso ha rubato lo charme di questi cani per raccontarci delle storie. Noi abbiamo selezionato i film che non potete assolutamente perdervi, se amate questo magnifico cagnolone.
Zanna Gialla
Iniziamo subito con uno dei film più duri e memorabili della cinematografia canina. Stiamo parlando di Zanna Gialla, (Old Yeller nell’originale inglese), film del 1957 prodotto dalla Walt Disney Productions e diretto da Robert Stevenson, ispirato al racconto Il mio amico Yeller di Fred Gipson.
Il film, ambientato nel vecchio West, racconta la storia di un Labrador Retriever (Zanna Gialla) che vive con una famiglia di coloni della frontiera. Il cucciolo stinge amicizia con i due figli Travis e Allison ma, a discapito delle apparenze iniziali, trattandosi di una pellicola drammatica risulta essere oltremodo commovente e strappalacrime soprattutto nel finale, molto brutale e difficile da metabolizzare.
Questo è forse il film più famoso mai girato sui Labrador Retriever. Pieno di significato e con un carattere pedagogico, è ormai un classico per ogni generazione. Da vedere con i fazzoletti a portata di mano.
Io & Marley
Diretto da David Frankel, è basato sull’omonimo romanzo autobiografico di John Grogan e interpretato da Owen Wilson e Jennifer Aniston. Questo film ci narra la storia degli sposi novelli John e Jenny Grogan che si trasferiscono in Florida, dove acquistano la loro prima casa e trovano lavoro presso giornali concorrenti. Poco dopo, i Grogan adottano Marley, un adorabile cucciolo di Labrador.
Marley è vivace e come tutti i cani accompagna la coppia in vari momenti belli, brutti e in alcuni assolutamente comici. Marley terrorizza la dogsitter, distrugge i mobili e diventa un vero e proprio attaccabrighe durante i corsi di addestramento. Ma tira fuori il meglio dai suoi genitori umani e insegna a loro e ai loro figli importanti lezioni di vita.
La vita del cane è un lasso di tempo in cui vediamo scorrere le esistenze delle persone che lo circondano con i loro momenti belli, quelli brutti e quelli di crescita. Il cane ci insegna che nonostante tutto lui resta con noi, non gli importa se siamo ricchi o poveri, belli o brutti.
La morale incredibile che Marley insegna è cogliere la felicità nelle piccole cose, come una passeggiata, una carezza o “un bastone di legno marcio”. Un classico da non perdere assolutamente, anche se il nostro cuore non può fare a meno di legarsi a quel piccolo muso peloso che ha dedicato tutta la vita alla sua famiglia.
Il mio migliore amico
Questo film sui Labrador Retriver cerca di ricreare le atmosfere di Zanna Gialla, seppur in modo molto velato. Il titolo originale è The Trial of Old Drum, ed è stato diretto da Sean McNamara. Nel film recita anche Randy Travis che ricordiamo ne Le Crociate.
La storia inizia con Charlie Burden, un bambino cresciuto in una fattoria del Missouri, che trascorre tutte le estati aiutando suo padre nella conduzione della loro fattoria. Al ragazzino fa compagnia Old Drum, uno splendido esemplare di Labrador.
Un giorno la vita del ragazzino viene sconvolta dalla notizia che alcune pecore del gregge di Uncle Lon, il fattore confinante, sono state uccise. L’uomo alla ricerca di un colpevole accusa Old Drum. Charlie cercherà in tutti i modi di dimostrare l’innocenza del suo cane, arrivando a chiedere aiuto ad uno degli avvocati più celeberrimi della città.
Questo è un film per famiglie, quindi potremmo definirlo una commedia quindi sicuramente meno duro dei precedenti. Un film meno conosciuto del regista Frederikke Aspöck presentato fuori Concorso, al Festival di Cannes 2011 è Labrador.
Un’isola deserta e ventosa. Stella e Oskar, una giovane coppia, si recano dal padre di Stella, che conduce una vita solitaria in compagnia del suo cane Labrador. Stella è incinta e desiderosa di avere un figlio. Dal canto suo, Oskar sembra nutrire dubbi.
Quando Oskar subisce costantemente delle provocazioni da parte di Nathan il suocero, e si sente turbato per la natura della relazione tra padre e figlia,il confronto tra i due uomini diventa inevitabile. In questo film forse il cane è solo una scusante per mostrare il viaggio della coppia nei paesaggi innevati similitudine del gelo dei rapporti umani.
Una menzione d’onore spetta al Labrador di Walt Kowalski interpretato da Clint Eastwood nel 2008 in Gran Torino. Clint interpreta magistralmente un uomo, veterano della guerra di Corea, indurito dalla vita, solo che gode unicamente della compagnia del sua amato cane e della birra.
Quella che vediamo sulla schermo è la storia di crescita personale incredibile, di un antieroe che trova la redenzione. Anche se sotto l’aspetto rude e disincantato del vecchio Walt, possiamo capire che batte un cuore grande e pieno d’amore, per come è affezionato al suo cane.