Il cane giusto per noi: quale scegliere? Una perfetta intesa è possibile tra noi e il nostro cane, ma solo se facciamo una scelta sensata e informata.

29 Novembre 2018 di Redazione

La necessità di una scelta sensata e informata: ogni razza ha il suo carattere e le sue esigenze

Il cane giusto per noi: quale scegliere? Una perfetta intesa è spesso possibile tra noi e il nostro cane, ma solo se avremo fatto una scelta sensata e informata. I cani non sono tutti uguali e neppure gli allevatori. Dunque, bisogna procedere per gradi e con calma.

La prima cosa da fare è chiedersi con la massima onestà quanto tempo potremo dedicare al nostro nuovo compagno. Per quanto sia spiacevole, nel caso in cui tutti i membri della famiglia lavorino a tempo pieno e lontano da casa, sarebbe meglio rinunciare a prendere un cane. Rimarebbe solo per 9-10 ore al giorno. Una vita trascorsa in solitudine sarebbe un’ingiustizia e una condizione innaturale. E la presenza di un giardino non allevia la sofferenza della solitudine. Nessun cane può interagire con un albero, giocare con il gazebo o dimostrare affetto verso i fili d’erba.

Gli esemplari di razze “da lavoro” (cani da pastore, da caccia, da guardia, da traino), per vivere sereni devono svolgere regolarmente qualche attività che li impegni fisicamente e mentalmente.

I cani “da compagnia”, richiedono invece un impegno inferiore. Tuttavia anche la loro serenità dipende dall’opportunità di correre, giocare, interagire regolarmente con noi e di essere educati a vivere serenamente nel nostro mondo.

Ogni razza ha il suo carattere: alcuni esempi

Alcuni esempi: un molossoide puro, come un Mastino Napoletano o un Bulldog, dimostra scarsa tendenza alla mobilità e un’elevata territorialità. Al contrario il comportamento dei cani nordici come il Siberian Husky. Un tipico cane da gregge, come il Border Collie o l’Australian Shepherd, tenderà istintivamente a un movimento incessante e a “radunare” tutto ciò che si muove intorno a lui. Cosa che non verrebbe mai in mente a un cane da caccia come il Bracco Italiano o il Pointer, che però si dimostreranno assai inclini a battere campi, parchi e giardini in cerca di selvaggina.

Questo per sottolineare che, oltre all’aspetto estetico che magari ci seduce nella scelta di un cane, bisogna mettere in conto soprattutto ciò che non si vede ma che sempre c’è: l’anima della razza. Informarsi a fondo su storia, attitudini naturali del cane che più ci attira, cambiando obiettivo se necessario, è il secondo passaggio fondamentale verso una serena convivenza futura.

Lascia un commento