Un cucciolo è per sempre. Impegni familiari e viaggi di lavoro sottraggono però tempo prezioso ai nostri amici a quattro zampe: dalle passeggiate all’appuntamento con la toelettatura, fino alla visita veterinaria. Proprio per questo il cane può essere affidato a un dog sitter, così da fargli compagnia quando siamo fuori casa.
Chi è il dog sitter?
Il dog sitter è una persona che si occupa dei cani durante l’assenza del proprietario. La professione, che non richiede un titolo di studio specifico o l’iscrizione a un albo, è svolta soprattutto da amanti degli animali o esperti cinofili. Eppure, prendersi cura di un cucciolo non è cosa per tutti. Già, perché per diventare un valido professionista sono necessari tre elementi: studio, esperienza e tempo. Quando si prende in affidamento il cane di un’altra persona, si devono conoscere anche psicologia e comunicazione canina: perché il cucciolo abbaia? Ha fame? È spaventato? Tutte domande a cui un dog sitter riesce a rispondere dopo anni di esperienza e continui confronti con educatori cinofili e veterinari.
Cosa fa?
Sono almeno tre le mansioni di un dog sitter. Il professionista passeggia con il cane, lo porta alla visita veterinaria di routine o lo accompagna alla toelettatura. Oltre a dargli cibo e acqua, chi accudisce Fido può somministrare farmaci dopo avere consultato il medico veterinario. Insomma, l’esperto non è altro che un “supplente” del proprietario del cucciolo.
Qual è il tariffario?
Non c’è un tariffario standard per i servizi offerti da un dog sitter. Il costo della prestazione dipende, infatti, da una molteplicità di fattori, come il numero di ore o di giorni lavorativi, la taglia dell’animale e le competenze dell’esperto. Sì, perché un professionista qualificato, con un ottimo curriculum, può chiedere una parcella più onerosa rispetto a un giovane alle prime armi. In media, la prestazione costa 10 euro all’ora, inclusa una passeggiata al parco di almeno 30 minuti.