Il fegato è un organo fondamentale per i cani, svolge soprattutto compiti delicati di tipo digestivo. I problemi del fegato del cane vanno curati.

30 Agosto 2019 di Redazione

Il fegato: organo fondamentale per la salute dei cani

Non bisognerebbe mai dimenticare che moltissimi disturbi, disfunzioni e patologie possono essere curati innanzitutto adottando una dieta corretta e adeguata, per i nostri cani e anche per noi. Questo vale anche nel caso dei problemi al fegato. Il fegato, organo fondamentale per i cani, svolge soprattutto compiti delicati di tipo digestivo, depurativo e metabolico. Una delle sue caratteristiche negative è la capacità di guarigione assai lenta.

Fegato del cane malato? La diagnosi

I problemi del fegato del cane vanno curati e monitorati con molta attenzione. Se il cane manifesta uno o più sintomi di disfunzione epatica, la prima cosa da fare è dare il via alla specifica diagnostica veterinaria. Esami del sangue, ecografia, analisi citologica e biopsia saranno fondamentali per confermare il sospetto e valutare la gravità del problema.

Nel successivo step, il veterinario metterà a punto un percorso curativo che includa principi di tipo integrativo in grado di favorire il recupero dell’organismo. Il cane affetto da disturbi epatici necessita di un apporto energetico superiore alla norma, dato che spesso viene interessato da fenomeni catabolici.

La cura per il fegato del cane parte dall’alimentazione

La razione ideale per un cane con problemi al fegato deve assicurare al nostro amico il giusto apporto di energia e di principi nutritivi per soddisfare i fabbisogni di base ed evitare fenomeni di malnutrizione. Bisogna prevenire impedendo l’accumulo di rame e di radicali liberi e ridurre al minimo le complicazioni innescate dall’alterato metabolismo delle sostanze base. Il cane con problemi al fegato ha bisogno di mangiare e, per questo, bisogna neutralizzare l’inappetenza data dalla patologia: il cibo deve quindi essere molto appetibile.

La razione quotidiana deve quindi prevedere importanti quantitativi di lipidi: l’organismo canino ne tollera massicce dosi ottimamente.

I lipidi forniranno dunque l’energia necessaria ad affrontare al meglio la malattia. Anche il fabbisogno degli elementi è diverso dal solito: bisogna aumentare l’apporto di vitamine idrosolubili, di vitamine liposolubili (principalmente la E, nota per le sue proprietà antiossidanti, e la K, fondamentale per la coagulazione del sangue) e di potassio.

Elementi antiossidanti come la S-adenosilmetionina o la fosfatidilcolina aiutano a favorire i processi di guarigione e rigenerazione del fegato. Utile lo zinco per migliorare le funzioni metaboliche ed enzimatiche. Attenzione al rame, che potrebbe accumularsi in quantità eccessiva nel fegato. Il sodio va ridotto.

Evitare le proteine? Non è sempre così

La medicina veterinaria è una scienza che evolve anno dopo anno, sulla base delle più recenti scoperte e delle esperienze cliniche. Rispetto al passato, la formula di una dieta equilibrata non prevede più una drastica riduzione delle proteine.

Ridurre le proteine rischia infatti di causare la perdita di massa muscolare. Bisogna intervenire sulla loro qualità per evitare che l’assunzione di proteine cattive causi problemi digestivi. Studi recenti effettuati da nutrizionisti canini fanno propendere per le proteine vegetali che contengono più fibra, favorendo un’accelerazione del transito intestinale e una maggiore eliminazione delle scorie azotate.

Nonostante le proteine di origine animale contengano molti aminoacidi essenziali per la specie canina, gli estratti di soia, il glutine di grano e i latticini sembra che siano meglio tollerati rispetto alla carne.

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