La straziante storia che stiamo per raccontare è uno di quei racconti che dovrebbero cominciare a farci aprire gli occhi su una lunga serie di cose. Ma partiamo dall’inizio: Juniper è una femmina di levriero che ha trascorso tutti i primi anni della sua vita correndo nelle gare di velocità nel Regno Unito.
Addestrata solo e unicamente per questo, la cucciolina non conosceva né l’amore, né i giochi né il senso di protezione che può dare una famiglia. La cagnolina viveva in condizioni difficili, dormendo su superfici fredde e dure, il più delle volte chiusa in una gabbia al buio e al gelo. La sua esistenza non era che scandita dallo sfruttamento, dalle gare e dalle competizioni.
Il tutto fino a quando non è stata salvata e adottata da Vera Johansson in Scozia, che ha donato un lieto fine alle sua difficile storia. Un tentativo di rinascita che dimostra quanto la pazienza e l’amore possano davvero fare la differenza, trasformando radicalmente l’esistenza sia dei cani che delle persone.
Il difficile adattamento dopo una vita di traumi e maltrattamenti
Vera Johansson non ha mai avuto dubbi. La donna, dal grande cuore, sapeva che prima o poi avrebbe adottato un levriero, salvandolo dal crudele mondo delle corse.
Ed è così che, quando ha incontrato Juniper, Vera ha immediatamente deciso di darle una nuova possibilità di vivere una vita serena ed essere felice. Chiamata come la pianta di ginepro, come simbolo di resilienza, Juniper ha a poco a poco iniziato a sperimentare una vita completamente diversa. Il passaggio, tuttavia, non è stato per nulla facile.
Juniper era infatti ansiosa, spaventata dai rumori forti e non sapeva come interagire con i giocattoli o tantomeno con gli esseri umani. Nei primi mesi, Juniper ha fatto fatica persino a mangiare senza vomitare, segno dei numerosi maltrattamenti subiti in passato.
Come se non bastasse, era terrorizzata dagli spazi stretti e dai rumori, arrivando a tremare per giorni interi. Johansson ricorda quanto fosse complesso persino giocare con lei, dal momento che Juniper non capiva nemmeno come fare a riportare una pallina o a interagire con gli altri. Tuttavia, Johansson ha lavorato pazientemente con lei, cercando di aiutarla a superare i traumi del passato.
Che cosa ci insegna la storia di Juniper?
Con il tempo e la pazienza di Vera, Juniper ha iniziato a mostrare graduali segni di miglioramento. La cagnolina, per esempio, ha imparato a cercare il conforto della donna quando era spaventata, piuttosto che nascondersi.
Juniper ha inoltre iniziato a fidarsi delle persone e, sebbene ancora diffidente verso gli estranei, oggi vive una vita serena, dormendo su un comodo divano e godendosi l’affetto della sua compagnia umana. Ora, ogni giorno, Juniper cerca le coccole e l’amore che un tempo le erano totalmente sconosciuti.
La storia di Juniper mette in luce le sofferenze che molti levrieri da corsa subiscono tutt’oggi, sfruttati per guadagno e abbandonati quando non sono più utili. Johansson spera di cuore che la sua esperienza ispiri altre persone ad adottare questi animali, offrendo loro una seconda possibilità di vita felice.
Online, ci sono infatti tantissimi form o siti web in cui potersi informare per adottare levrieri da corsa in “pensione” o feriti (dunque non più “utili” per le corse). Grazie all’aiuto di alcune associazioni, tanti levrieri possono trovare una nuova casa in cui essere felici.