L'ansia e lo stress del padrone si riversa sul cane? Ecco tutto quello che devi sapere sull'argomento ed evitare problemi.

25 Ottobre 2024 di Letizia

Tutti noi amanti dei cani sappiamo perfettamente quanto possa essere totalizzante il rapporto con il nostro peloso. Fido è con noi sempre, ci capisce, interagisce con noi e senza parlare è in grado di farci vivere giornate meravigliose. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports nel 2019 potrebbe esserci una relazione tra i livelli di cortisolo dei proprietari stressati e dei loro cani. 

Per dimostrare la sincronizzazione interspecifica dei livelli di stress tra cani ed esseri umani a lungo termine, i ricercatori dell’Università di Linköping, in Svezia, hanno misurato i livelli di cortisolo, un ormone che ha un ruolo principe sullo stress, in 25 Border Collie, 33 Shetland Sheepdog e i loro padroni. Il cortisolo è prodotto dalle ghiandole surrenali quando un individuo si trova ad affrontare uno stress fisico o emotivo troppo intenso. 

È coinvolto nella regolazione di diverse funzioni dellorganismo, come il metabolismo e le difese immunitarie. Confrontando la concentrazione di questo ormone nei partecipanti canini allo studio, i ricercatori hanno dimostrato che i livelli di stress dei cani e dei loro proprietari erano equipollenti. 

Due questionari per determinare la personalità del padrone e del cane hanno completato lo studio. E se il padrone sembra poco influenzato dalla personalità del cane a livello di cortisolo, la personalità del padrone invece sembra influenzi maggiormente il suo compagno a quattro zampe. Lo studio ha concluso che il cane riflette lo stress del suo proprietario come un specchio.

Lo stress e l’ansia dal padrone al cane – Amicidicasa.it

Come può un cane percepire lo stress del suo padrone?

A seconda della razza, della personalità e dell’educazione ricevuta, il cane sarà più o meno sensibile ai segnali corporei e olfattivi emessi dal suo padrone. Lo studio scientifico pubblicato sulla rivista Animal Cognition evidenzia la capacità di Fido di saper riconoscere le emozioni umane per prendere decisioni basate sulle nostre probabili reazioni. Per fare questo il cane è in grado di analizzare finemente le microespressioni del nostro viso, la postura del nostro corpo, il tono della nostra voce. 

Dotati di un senso dell’olfatto un milione di volte più potente di quello umano, i cani rilevano i feromoni che emettiamo. E lo stress che proviamo rilascia un feromone che il migliore amico dell’uomo è perfettamente in grado di individuare. Lo stretto rapporto tra il cane e il suo proprietario porta quest’ultimo a sviluppare stress quando il suo proprietario è lui stesso stressato. 

Un esempio molto semplice per comprendere quanto il cane avverta profondamente i nostri livelli di ansia è il suo comportamento quando piangiamo. A seconda dell’esemplare, avremo reazioni emotive molto forti. Alcuni si accoccolano su di noi, altri cercano di consolarci, altri sono talmente disperati a causa del nostro dolore da avvertire un senso di frustrazione e confusione che li porta quasi a morderci per non farci piangere.

Diversi scienziati evidenziano l’influenza delle nostre emozioni sul benessere dei nostri compagni canini e sul loro apprendimento. Questo studio dimostra che può verificarsi un’interazione interspecifica a lungo termine anche tra un proprietario stressato e il suo cane. L’animale può quindi essere più reattivo agli effetti del cortisolo. Questa trasmissione involontaria delle nostre emozioni negative complica ulteriormente l’addestramento e il rapporto con l’animale. 

Quando il cane sperimenta uno stress negativo di fronte a un comportamento o a un incontro, utilizzerà segnali calmanti per esprimere il suo disagio: leccar il viso o la mano in segno di pacificazione; annusare il terreno dopo avergli appena dato un ordine o sbadigliare per mostrare disagio.

A volte, durante un incontro tra con-specifici, può sedersi e alzare la zampa anteriore per apparire intimidatorio. Altri abbaiano, ringhiano o gemono per mostrare disagio. Qualora lo stress sia continuo e consolidato, il cane può manifestare disturbi o manifestazioni fisiche: leccarsi eccessivamente le zampe, il corpo, un oggetto o una persona; iperattività; eccitazione eccessiva e reazioni sproporzionate o autolesionismo.

Analizzando il comportamento del nostro cane, possiamo vedere il nostro livello di stress e agire per il nostro benessere e quello del nostro favoloso compagno. Abbassiamo il cortisolo con tempo di qualità per entrambi, condividendo lunghe passeggiate, attività sportive e giochi. Quando siamo troppo tesi rimandiamo la passeggiata di un po’ e aspettiamo che l’emozione negativa si plachi in modo che il cane non la senta al guinzaglio.

Tuttavia, la sensibilità del cane alle nostre emozioni può renderlo un compagno meraviglioso per assistere le persone che soffrono di ansia, stress post-traumatico, agorafobia o disturbi dello spettro autistico. È proprio perché è capace di questa connessione emotiva interspecie che può diventare un supporto. 

In Canada, i cani e i loro futuri proprietari vengono addestrati per aiutare le persone con disabilità. Possono rilevare le convulsioni prima che si verifichino e consentire alla persona di mettersi in salvo, i cani addestrati rilevano i disturbi delle cardiopatie e sono animali di conforto per chi ha fobia sociale. Una connessione interspecie unica e insostituibile.

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