I cani non hanno bisogno degli alveari aperti per controllarli gli basta l'olfatto per capire se c'è un qualche batterio che possa uccidere le api.

10 Gennaio 2019 di Redazione

Maryland: una squadra per salvare le api fatta da uomini e…cani!

Cybil Preston, ispettore capo per il Dipartimento dell’Agricoltura del Maryland, è “sempre alla ricerca di segnali e pericoli”, dice mentre esamina un’ape operaia con un’ala deformata. “È come CSI”. Le api da miele, negli USA, sono infatti una forza lavoro vitale e invisibile nell’industria alimentare. Impollinano circa un terzo delle colture statunitensi.

Preston guida una squadra che segue il benessere delle api prestando molta attenzione alle colonie commerciali del Maryland. Ma c’è una particolarità: ad aiutare la Preston nella sua impresa, oltre gli umani, ci sono anche i cani. I cani non hanno bisogno degli alveari aperti per controllarli gli basta l’olfatto per capire se c’è un qualche batterio che possa uccidere le api.

IL Labrador Mack: il primo cane addestrato per proteggere le api.

Mack è stato il primo cane addestrato per proteggere le api. Aveva un anno e mezzo quando è stato trovato abbandonato in un garage. Preston lo ha adottato sul posto e lo ha portato a Mark Flynn, il comandante dell’unità K-9 presso il Dipartimento di sicurezza pubblica e servizi correzionali dello Stato. Flynn addestra i cani a riconoscere gli odori dei batteri grazie al gioco. Dopo una formazione durata ben 9 mesi, Mack è in grado di riconoscere i pericoli per gli alveari e per le api.

Il Labrador Mack ha ispezionato circa 1.700 colonie di api nell’autunno e nel primo inverno del 2018. Nel freddo, quando le api sono ammassate, il nido è difficile da ispezionare visivamente, Mack usa il suo naso. Ciò ha permesso a Preston di continuare a certificare alveari per la spedizione verso climi più caldi. “Se non avessi i cani, queste arnie non potrebbero essere spostate e le api non potrebbero beneficiare di climi più adatti a loro”.

Mack ci ha offerto l’ennesima dimostrazione dell’incredibile abilità olfattiva dei cani. Individuare l’odore di un batterio nocivo all’interno di un’arnia, dove ci sono ovviamente tantissimi altri odori, sembra un’impresa impossibile e invece…

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