In Italia aumentano le rinunce di proprietà di cani e gatti: è quanto emerge dalle ultime indagini condotte nei canili italiani dove, accanto ai cani randagi, figli della disinformazione riguardo la sterilizzazione, abbiamo molti cani e gatti che vengono lasciati in struttura a seguito delle rinunce di proprietà.

1 Agosto 2018 di Redazione

Allarme abbandoni: aumentano le rinunce di proprietà

In Italia aumentano le rinunce di proprietà di cani e gatti: è quanto emerge dalle ultime indagini condotte nei canili italiani dove, accanto ai cani randagi, figli della disinformazione riguardo la sterilizzazione, abbiamo molti cani e gatti che vengono lasciati in struttura a seguito delle rinunce di proprietà.

Il più delle volte le rinunce di proprietà nascono da una incompatibilità caratteriali tra il padrone e l’animale – magari quel cane tanto desiderato dai figli per Natale – o per difficoltà economiche: quel cane tanto voluto e desiderato si trasforma ben presto in un peso.
Ed ecco che la soluzione che si prospetta ai proprietari è una sola; dichiarare la propria rinuncia di proprietà agli uffici comunali competenti e, per il povero quattrozampe, l’apertura della gabbia di un canile.

Nel canile di Rimini, solo nel corso del 2017 sono stati una ventina i cani entrati in canile per rinuncia di proprietà e nei primi mesi del 2018 la stima è destinata a crescere; un trend che preoccupa le autorità, considerato che nel 2016 il numero di rinunce di proprietà si era fermato a tredici. Dai dati raccolti emerge come, in primo luogo, tale fenomeno sia dovuto a sopravvenuti problemi di spazio e in secondo luogo alla gravosità di doversi occupare di un cane da un punto di vista economico. Non bisogna dimenticare che, come è facile notare scorrendo le pagine facebook dei vari volontari che si occupano di cani in difficoltà, una parte delle rinunce di proprietà è da ricondurre al decesso del proprietario e alla conseguente impossibilità per i parenti dei defunti di occuparsi dell’animale.

La rinuncia di proprietà può essere la conseguenza, inoltre, di una errata valutazione iniziale dell’indole del cane o gatto: quante volte si sente di padroni che abbandonano il proprio animale perché magari resesi conto che cani di grossa taglia non possono essere gestiti in piccoli appartamenti o cani di indole aggressiva  non gestibili.

Ricordiamoci che per un cane abituato a vivere in famiglia, l’essere abbandonato in un canile è un trauma che solo con amore e dedizione riusciranno a superare… Molti sono gli esempi di cani che, una volta abbandonati in canile, smettono di mangiare e si lasciano morire.

Ma ricordatevi che, se decidete di adottare un cane abbandonato, ve ne sarà riconoscente a vita.

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