Chiediamo di applicare l’IVA agevolata al 4% per tutte quelle famiglie a basso reddito. Abbassare l’imposta non è solo un gesto di umanità verso gli animali

16 Dicembre 2018 di Redazione

Donati venti quintali di cibo a cani e gatti randagi

“Chiediamo di applicare l’IVA agevolata al 4% per tutte quelle famiglie a basso reddito. Abbassare l’imposta non è solo un gesto di umanità verso gli animali, ma soprattutto è un aiuto a quelle persone svantaggiate colpite dalla crisi”. Così afferma Walter Caporale, Presidente di Animalisti Italiani onlus.

Una straordinaria operazione solidale per consentire ai più disagiati di accudire al meglio i loro amici a quattro zampe

“Oggi abbiamo donato venti quintali di cibo per animali alle persone meno abbienti che vivono con un animale da compagnia come segno concreto del nostro agire. Le persone che hanno bisogno d’aiuto sono a migliaia. A fronte di centinaia di richieste di supporto abbiamo applicato lo strumento di valutazione ISEE per selezionare le persone in condizioni di necessità maggiore. Una straordinaria operazione solidale che consentirà ai più disagiati di accudire al meglio i loro ospiti e passare le festività in maniera serena”.

La passione, la dedizione e l’impegno quotidiano di questa Associazione a salvare le vite di migliaia di esseri più sfortunati è davvero incredibile, ma il Governo deve fare anche la sua parte. Pertanto è stato chiesto con forza una rivoluzione fiscale che tuteli questi membri effettivi della famiglia.

“Secondo l’ultima rilevazione Eurispes il 33% delle famiglie italiane ha ridotto la propria spesa per poter garantire una vita migliore ai propri animali. Una tassazione al 22% sugli alimenti per animali e sulle cure veterinarie è una aggressione inaccettabile al diritto alla vita dei nostri amici a quatto zampe. I pet sono esseri preziosi ma non sono un bene di lusso. Il Parlamento si deve impegnare a innalzare la detraibilità delle spese veterinarie, che attualmente è ferma a 49 euro, come importo massimo detraibile. Il cambiamento come rivoluzione di civiltà è anche saper ascoltare quelle milioni di famiglie che attendono una detassazione come scelta di responsabilità sociale”, conclude Caporale.

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